K metro 0 – Copenaghen – Sul tema gioco d’azzardo, la Danimarca ha presentato ben sei nuovi progetti alla Commissione Europea, per i quali il periodo di “stand still” previsto dal nuovo Codice degli Appalti, scadrà il prossimo 22 aprile: la Commissione avrà a disposizione i prossimi tre mesi per analizzarli, mesi in cui anche
K metro 0 – Copenaghen – Sul tema gioco d’azzardo, la Danimarca ha presentato ben sei nuovi progetti alla Commissione Europea, per i quali il periodo di “stand still” previsto dal nuovo Codice degli Appalti, scadrà il prossimo 22 aprile: la Commissione avrà a disposizione i prossimi tre mesi per analizzarli, mesi in cui anche gli altri paesi interessati potranno presentare pareri e osservazioni.
I progetti hanno focus diversi: il primo si concentra sulla regolamentazione delle lotterie senza scopo di lucro, apportando mutamenti che riguardano principalmente un aumento del gioco responsabile e una maggiore protezione del consumatore; in particolare, vengono modificati i requisiti per la certificazione e quelli necessari per l’accreditamento delle società di test, e, per questioni di trasparenza, viene imposto l’obbligo del sistema di etichettatura dell’autorità di gioco, in modo da consentire ai giocatori di vedere che il fornitore dei servizi è approvato, e viene previsto un limite di deposito per il gioco online.
Il secondo progetto, invece, riguarda le vincite riscosse alle slot machine; il terzo regola il gioco nei casinò terrestri, gli altri tre progetti puntano l’attenzione su scommesse (terrestri e online) e i casinò online.
La manovra che il governo danese vuole attuare è ovviamente volta a una maggiore e più pregnante tutela del consumatore, intervento reso necessario dagli sviluppi della parziale liberalizzazione del mercato dei giochi, entrata in vigore nel 2012, che ha mostrano la pericolosità della dipendenza dal gioco, soprattutto se non preventivamente controllato e regolamentato.
Le proposte vanno a imporre un limite alle misure promozionali e all’introduzione di requisiti per l’obbligo di strumenti di gioco responsabile, così come delineati dall’Autorità per il gioco d’azzardo; l’uso obbligatorio del sistema di etichettatura dell’autorità per il gioco d’azzardo, in modo che i giocatori possano vedere che il fornitore di giochi è stato approvati e hanno una licenza regolare; misure per il contrasto del gioco minorile; l’obbligo per i siti di gioco di impedire al giocatore di sviluppare la dipendenza da gioco e permettere di impostare limiti di spesa.
Dopo il 2012, l’evoluzione del quadro sul gioco d’azzardo in Europa ha visto, nel 2013, l’approvazione da parte del Parlamento UE di una risoluzione con cui si affermava la legittimità degli interventi degli Stati membri a protezione dei giocatori, anche a compressione di alcuni principi cardine dell’ordinamento comunitario come, ad esempio, la libertà di stabilimento e la libera prestazione dei servizi. Questo sempre con l’intento di contrastare i possibili effetti negativi per la salute e contenere le conseguenze sociali di fenomeni come frodi e criminalità.
Nel 2014, anche la Commissione Europea è intervenuta sul tema con una raccomandazione sul gioco d’azzardo on line, con cui ha stabilito i principi che gli Stati membri sono invitati a osservare al fine di tutelare i consumatori, con particolare attenzione ai minori e ai soggetti più deboli.
di Tosca Di Caccamo