K metro 0 – L’Italia conquista la presidenza dell’Osservatorio europeo dell’audiovisivo per l’anno 2019. Il nome designato per la carica è quello di Nicola Borrelli, attuale direttore generale del cinema e audiovisivo del Mibac (Ministero per i beni e le attività culturali). Come consuetudine ogni anno nel mese di gennaio un diverso paese dell’Unione europea
K metro 0 – L’Italia conquista la presidenza dell’Osservatorio europeo dell’audiovisivo per l’anno 2019. Il nome designato per la carica è quello di Nicola Borrelli, attuale direttore generale del cinema e audiovisivo del Mibac (Ministero per i beni e le attività culturali).
Come consuetudine ogni anno nel mese di gennaio un diverso paese dell’Unione europea ottiene la presidenza; lo scorso anno la stessa è toccata ai cugini francesi.
L’Italia non assumeva questa carica dal 2014, negli ultimi anni il Bel Paese ha dato comunque prova di grande esperienza, focalizzando le attenzioni e l’impegno nel riformare il sistema di sostegno pubblico all’industria per incrementare il settore audiovisivo nazionale.
Ma scopriamo insieme che cosa è esattamente l’Osservatorio europeo dell’audiovisivo con sede a Strasburgo e che fa parte del Consiglio d’Europa. Dal 1992 fornisce informazioni statistiche e analitiche sull’industria cinematografica, televisiva e video in tutta Europa, ma anche notizie di politica pubblica in materia di cinema e televisione.
Queste informazioni sono disponibili sotto forma di: relazioni di mercato, statistiche e analisi finanziarie, nonché rapporti giuridici e aggiornamenti sulle varie notizie. L’informazione è distribuita dall’Osservatorio sotto forma di prodotti e servizi, alcuni disponibili per l’acquisto, molti gratuiti: pubblicazioni di stampa, informazioni on-line, database e directory, e contributi per conferenze e workshop.
L’Osservatorio raccoglie, elabora e distribuisce le informazioni sul settore audiovisivo nei suoi Stati membri, nonché sul lavoro di organizzazioni internazionali. Occasionalmente segue anche gli sviluppi in altri territori. Le informazioni fornite dall’Osservatorio europeo dell’audiovisivo sono rivolte a professionisti che operano nel settore audiovisivo: produttori, distributori, esercenti, emittenti e altri fornitori di servizi di media, organizzazioni internazionali in questo settore, decisori all’interno dei vari enti pubblici responsabili per i media, legislatori nazionali ed europei, giornalisti, ricercatori, avvocati, investitori e consulenti.
L’Osservatorio europeo dell’audiovisivo è composto da 41 stati membri. Anche l’Unione europea, rappresentata dalla Commissione europea, è un membro. I membri dell’Osservatorio sono rappresentati dal proprio consiglio direttivo, che si riunisce due volte l’anno al fine di adottare il piano d’azione dell’Osservatorio e approvare il bilancio. I rappresentanti del Consiglio Direttivo, di solito, provengono da quei ministeri e istituzioni nazionali che si occupano di politica culturale e audiovisiva.
Il direttore esecutivo dell’Osservatorio è attualmente Susanne Nikoltchev, che dopo la nomina dell’Italiano Nicola Borrelli, ha ringraziato la presidenza francese uscente per “l’estremo dinamismo” e si augura di poter lavorare con l’Italia altrettanto bene, dato che la stessa Italia rappresenta uno dei paesi più interessanti e creativi d’Europa in termini di produzione cinematografica. Che dire, la nostra storia cinematografica parla per noi.
di Rossella Di Ponzio