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Filippo Grandi – (UNHCR). Le nazioni che ospitano rifugiati hanno estrema necessità di fondi

Filippo Grandi – (UNHCR). Le nazioni che ospitano rifugiati hanno estrema necessità di fondi

K metro 0 – Cairo – A febbraio l’Egitto dovrà prepararsi ad assumere la presidenza dell’Unione Africana e l’Alto Commissario delle Nazioni Unite Filippo Grandi sperava esattamente in un avvenimento come questo: il Cairo infatti necessita maggiori fondi per gestire la questione dei migranti. Pur ospitando circa 250,000 rifugiati, molto spesso all’Egitto non sono riconosciuti

K metro 0 – Cairo – A febbraio l’Egitto dovrà prepararsi ad assumere la presidenza dell’Unione Africana e l’Alto Commissario delle Nazioni Unite Filippo Grandi sperava esattamente in un avvenimento come questo: il Cairo infatti necessita maggiori fondi per gestire la questione dei migranti. Pur ospitando circa 250,000 rifugiati, molto spesso all’Egitto non sono riconosciuti i giusti meriti in quanto “paese ospitante”.  Grandi in questi giorni è stato ricevuto dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ed ha avuto modo di approfondire l’argomento: “Il fatto più’ evidente al momento è che l’85 % dei rifugiati si trova a vivere nel sud del mondo. Il flusso di migranti verso l’Europa attraverso il Mediterraneo è calato drasticamente, rispetto ai livelli degli anni precedenti, ciononostante ci sono ancora persone che fuggono dalla guerra e dalla povertà, finendo in centri di stallo in posti come la Libia dove le condizioni sono tutt’altro che favorevoli: stupri, pestaggi e fame sono all’ordine del giorno” ha dichiarato e poi ha aggiunto: “Se io fossi un rifugiato o un migrante o uno qualunque e mi ritrovassi in uno di questi centri, farei qualsiasi cosa pur di uscirne, anche a costo di rischiare la vita”. Ciò di cui aveva bisogno la Libia era sicuramente maggiore sicurezza e stabilità politica, unite ad un supporto per far rispettare maggiormente le leggi. Ciò che ha ricevuto è stato, invece, supporto navale e aiuti per costruire i sopracitati centri. L’Egitto ha deciso di intraprendere una strada diversa, Grandi spiega che: “Lo stato egiziano ci ha fatto sapere che non vogliono costruire nessun campo e francamente penso abbiano ragione.” Il Cairo negli ultimi mesi ha intensificato i controlli sulle proprie coste, cercando di evitare che le navi salpassero proprio dalle coste egiziane, piuttosto che organizzare centri o campi e fino ad ora si è rivelato un valido alleato per la cooperazione. Purtroppo, però aumentando il numero di migranti che decidono di rimanere all’interno confini, consequenzialmente vanno ad aumentare le spese da affrontare.  Ed è proprio per questo che Grandi ha dichiarato che le Nazioni Unite per i rifugiati faranno il massimo per aiutare l’Egitto e lo faranno sia intensificando le richieste di donazioni per gli aiuti umanitari sia organizzando al meglio i fondi per lo sviluppo bilaterale che finiscono direttamente nelle casse dello stato. Proprio l’Alto commissario si è dichiarato pronto a schierarsi in prima fila per far sì che all’Egitto vengano riconosciuti gli sforzi compiuti e ha sottolineato che sarà lui stesso, in primis, a supportare la causa Egiziana.

 

di Leonardo Pasquali

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