fbpx

Roma. Un drone supertecnologico per le opere d’arte della capitale

Roma. Un drone supertecnologico per le opere d’arte della capitale

K metro 0 – Roma – “Nell’ottica della continua ricerca di innovazione e aggiornamento delle tecnologie, il Dipartimento Simu (Lavori Pubblici) di Roma Capitale si è dotato di un nuovo strumento di ausilio per tenere sotto controllo l’immenso patrimonio infrastrutturale di Roma Capitale. Si tratta di un drone, un piccolo aeromobile a quattro eliche che

K metro 0 – Roma – “Nell’ottica della continua ricerca di innovazione e aggiornamento delle tecnologie, il Dipartimento Simu (Lavori Pubblici) di Roma Capitale si è dotato di un nuovo strumento di ausilio per tenere sotto controllo l’immenso patrimonio infrastrutturale di Roma Capitale. Si tratta di un drone, un piccolo aeromobile a quattro eliche che tramite telecontrollo da remoto, programmato o diretto, permette di registrare in volo fotografie o riprese ravvicinate e di realizzare altre analisi propedeutiche ad un successivo utilizzo tecnico”. Lo ha annunciato su Fb la assessora capitolina ai Lavoro pubblici Margherita Gatta.

L’idea dell’acquisizione del drone spiega l’assessora “è nata prioritariamente dalla continua necessità di ispezionare le tante opere d’arte gestite dal Simu. Il nuovo Appalto di Sorveglianza prevede l’utilizzo da parte del sorvegliante di strumenti all’avanguardia, ma il Simu considera fondamentale avere anche mezzi da adoperare in autonomia per la progettazione, per i lavori di manutenzione e di pulizia dei ponti, per le operazioni di ispezione e per qualsiasi altro intervento di risanamento”.

“Esistono altre alternative tradizionali – ammette Gatta – altri mezzi, come il cestello o piattaforme by bridge o sottoponte da noleggiare, ma i costi sono notevoli, inoltre spesso ci sono difficoltà di accessibilità o necessità di interrompere il transito veicolare per consentire la sosta dei mezzi di ispezione sull’impalcato dell’opera d’arte stradale da esaminare con disagi per l’utenza e lunghi i tempi di attuazione, rispetto alla rapidità d’uso del drone. Ad esempio, il drone sarà insostituibile per operazioni di ispezione veloci agli impalcati, appoggi e intradossi dei ponti in corrispondenza delle campate su un fiume”, spiega.

Il drone aggiunge “è perfetto per una prima valutazione di massima dello stato conservativo di una opera, in quanto porta l’occhio del tecnico a distanza ravvicinata dalla problematica da esaminare per una verifica preliminare e una sorveglianza, sia per iniziativa diretta, sia a seguito di segnalazione di altre istituzioni o terzi. È un nuovo approccio su cui il SIMU ha scommesso per testare la validità di questa nuova tecnologia applicata in ausilio alle attività dei lavori pubblici”. “La valenza importante di questa prima esperienza inoltre – sottolinea l’assessora – oltre a quella di testare e verificare le effettive potenzialità e utilità per le attività connesse ai controlli sulle opere d’arte stradale, sarà poi quella di veicolare questa esperienza e le sue utilità anche ad altri Dipartimenti e uffici dell’amministrazione in modo da incentivare l’utilizzo e la formazione di personale anche per altri tipi di attività. È importante sapere che “pilotare” un drone, particolarmente in zone urbane, richiede che l’operatore consegua dei brevetti per il volo presso l’Enav, seguendo corsi e procedure, in analogia a quanto previsto per il volo di un velivolo civile, anche il volo di un drone deve rispettare un rigido protocollo di volo, delle leggi e dei regolamenti attentamente disciplinati dall’ENAV”, conclude.

Condividi su:

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Che tempo fa



Condividi su: