K metro 0 – Milano – Deboli le Borse europee, in rafforzamento quelle asiatiche. Che hanno goduto della lunga onda delle buone prestazioni di Wall Street di venerdì scorso. Milano, invece, in lieve rialzo. In avvio a +0,45 si è attestata a uno 0.26%. Londra è calata dello 0,59%, Parigi si è contratta dello 0,04%.
K metro 0 – Milano – Deboli le Borse europee, in rafforzamento quelle asiatiche. Che hanno goduto della lunga onda delle buone prestazioni di Wall Street di venerdì scorso. Milano, invece, in lieve rialzo. In avvio a +0,45 si è attestata a uno 0.26%. Londra è calata dello 0,59%, Parigi si è contratta dello 0,04%. Tokyo ha invece chiuso con un + 2,44%, Sydney è salita di oltre 1 punto percentuale e Shanghai e Hong Kong (0,65%) hanno imboccato la via della risalita. Stabile nella ripartenza lo spread fra Btp italiani e Bund tedeschi che ha segnato 271 punti (rispetto ai 269 di venerdì in chiusura giornata). Il rendimento del Btp decennale italiano è del 2,91%.
Se l’Asia rimbalza grazie alla ripresa dei dialoghi negoziati fra Cina e Stati Uniti, dall’Eurozona le notizie per l’economia non sono altrettanto confortanti. Gli ordini dell’industria teutonica sono scesi dell’1 per cento su mese rispetto agli analisti che si aspettavano solo un -0,4%. Bene invece le vendite al dettaglio, salite nello stesso tempo dell’1,4%, un punto percentuale in più rispetto alle previsioni. Si attende dall’Eurozona dunque la fiducia degli investitori.
Sulle borse asiatiche pesano dunque le rassicuranti dichiarazioni del governatore della Fed, Jerome Powell, presente a una tavola rotonda all’American Economic Association. Ha così dichiarato: «Siamo sempre pronti a cambiare passo nella nostra politica, anche in modo rilevante; la Fed ‘ascolta’ i mercati e tiene conto del loro andamento». Una notizia inaspettata che ha avuto un riflesso importante sui mercati.
Dal 7 gennaio ripartono i lavori anche al governo di Theresa May per siglare un’intesa interna e firmare l’accordo sulla Brexit, magari entro il 15 del mese. Si rafforza l’euro sul dollaro: a 1,1414 dollari. E lo yen è ora scambiato a 123,60.
In recupero pure le quotazioni dell’oro tra le materie prime, dopo la discesa di venerdì sui dati dell’economia statunitense. Guadagna lo 0,3% e passa di mano sui mercati asiatici a 1.289 dollari l’oncia. Un metallo prezioso, che nel corso dell’anno potrebbe diventare il bene- rifugio per eccellenza e trarre benefici dalle tensioni sui mercati. Le rassicurazioni della Federal Reserve Bank sull’andamento dell’economia Usa danno ossigeno anche alle quotazioni del petrolio; il Brent sale di 64 centesimi a 57,70 dollari al barile.
di Alessandro Luongo