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Consiglio dʼEuropa: “Aprire subito un porto per Sea Watch e SeaEye” – 18 Ong appello congiunto

Consiglio dʼEuropa: “Aprire subito un porto per Sea Watch e SeaEye” – 18 Ong appello congiunto

K metro 0 – Malta – “Gli Stati non devono ritardare oltre l’offerta di un porto sicuro per i bambini, le donne e gli uomini che sono a bordo di Sea Watch 3 e SeaEye”. Lo ha scritto in un tweet Dunja Mijatovic, commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, aggiungendo che “la loro

K metro 0 – Malta – “Gli Stati non devono ritardare oltre l’offerta di un porto sicuro per i bambini, le donne e gli uomini che sono a bordo di Sea Watch 3 e SeaEye”. Lo ha scritto in un tweet Dunja Mijatovic, commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, aggiungendo che “la loro sicurezza e la loro salute non devono essere messe ulteriormente a rischio lasciandoli alla deriva in mare, l’umanità e la compassione devono prevalere”.

Se non ci fosse la dichiarazione della portavoce della Sea Watch, Federica Mameli, la quale annuncia che a bordo della imbarcazione che staziona nelle acque territoriali di Malta ci sono sette minori, di cui tre bambini fanno parte di un solo nucleo familiare, un padre, una madre, i figli, avremmo stentato a credere che questo era il problema che impediva lo sbarco dalla nave, a Malta o in qualsiasi porto italiano dei migranti. Invece è proprio così.

Un appello era stato lanciato nella giornata di giovedì da altre associazioni, per consentire lo sbarco dei migranti.  “Chiediamo con urgenza all’Italia e agli altri Stati membri dell’Unione europea di attivarsi senza ulteriori tentennamenti affinché i 49 migranti da giorni bloccati in mare, tra i quali diversi minori inclusi bambini molto piccoli, possano immediatamente sbarcare in un porto sicuro e ricevere l’assistenza umanitaria a cui hanno diritto e le cure di cui hanno bisogno”.

Questo l’appello congiunto di 18 Organizzazioni – A Buon Diritto Onlus, Acli, ActionAid, Amnesty International Italia, Arci, ASGI, CNCA, Centro Astalli, CIR Consiglio Italiano per i Rifugiati, Emergency ONG, Salesiani per il Sociale, INTERSOS, Medici Senza Frontiere, Médecins du Monde Missione Italia, Medici per i Diritti Umani, Save The Children Italia, SenzaConfine, Terre des Hommes – sulla vicenda dei migranti a bordo delle due navi delle Organizzazioni Sea Watch e Sea Eye, ai quali non è ancora stato garantito l’approdo in un porto sicuro.

“Non è possibile attendere oltre – continuano le Organizzazioni – il meteo è in peggioramento ed è semplicemente inaccettabile che bambini, donne e uomini vulnerabili, che hanno già subito privazioni e violenze durante il viaggio, restino per giorni ostaggio delle dispute tra Stati e vedano ingiustamente prolungata la loro sofferenza senza che dall’Europa giunga un richiamo di tutti alle proprie responsabilità”.

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