K metro 0 – Londra – Sei immigrati, identificati come cittadini iraniani, sono stati ritrovati ieri dalla polizia di frontiera britannica su una spiaggia del Kent, nel Sud-Est del Regno Unito, scesi da una piccola barca gonfiabile con la quale si ritiene che abbiano attraversato la Manica, partendo dalla Francia. Chiamati in causa dal quotidiano
K metro 0 – Londra – Sei immigrati, identificati come cittadini iraniani, sono stati ritrovati ieri dalla polizia di frontiera britannica su una spiaggia del Kent, nel Sud-Est del Regno Unito, scesi da una piccola barca gonfiabile con la quale si ritiene che abbiano attraversato la Manica, partendo dalla Francia.
Chiamati in causa dal quotidiano “Sunday Times”, i Governi francese e inglese hanno dato informazioni sul fenomeno – recentemente aumentato – dei migranti che cercano di arrivare in Inghilterra via mare, partendo appunto dalla Francia. I ministri dell’Interno dei 2 Paesi, Christophe Castaner e Sajid Javid. si stanno coordinando per rafforzare – ha scritto Castaner su Twitter – le “azioni di contrasto agli attraversamenti della Manica effettuati da migranti irregolari su piccole barche, mettendo in pericolo la loro stessa vita”. Il Ministero degli Interni britannico, competente per il dossier immigrazione, ha confermato che i due ministri sono d’accordo su un “piano d’azione potenziato” (del quale, però, non si conoscono minimamente i dettagli), e prevedono di incontrarsi nuovamente a gennaio.
I cittadini iraniani sono stati sottoposti a visite mediche e sono attualmente in stato di fermo in attesa delle altre indagini da parte dell’Ufficio immigrazione, riferisce sempre il Ministro degli Interni di Sua Maestà, Javid: che ha detto anche di aver interrotto le vacanze natalizie a causa del crescente numero di tali incidenti. Già il giorno di Natale, circa 40 migranti sono stati soccorsi mentre tentavano di raggiungere l’Inghilterra dalla Francia con piccole imbarcazioni gonfiabili. Secondo quanto riportato dall’agenzia AP, Javid ha precisato che era solo questione di tempo prima che queste persone rischiassero di annegare; e ha definito questi attraversamenti un “grave problema” (termine che giuridicamente permette al Governo di mobilitare subito varie agenzie di sicurezza nazionale).
L’attraversamento della Manica, infatti, è effettivamente pericoloso a causa del mare tempestoso e della grande quantità di traffico marittimo. Ma da cosa dipende questa serie di attraversamenti del Canale, del tutto nuovi, e preoccupanti, per la vita dei 2 Paesi? Il Regno Unito accusa la criminalità organizzata per il recente aumento (da novembre scorso) di migranti verso l’Inghilterra, giudicando implicitamente il fenomeno analogo – pur nelle diverse proporzioni – a quello in corso, da anni, tra l’Africa settentrionale, Libia anzitutto, e sud dell’Europa. Molte di queste barche partono da una zona vicino Calais, città portuale francese che a lungo ha attirato i migranti che fuggivano dall’Africa e dal Medio Oriente. Due anni fa, altro episodio di rilievo fu la chiusura, da parte francese, di un accampamento di fortuna giunto ad accogliere ben 10,000 persone, tutte in attesa di camion destinati a salire su traghetti o treni verso la Gran Bretagna.