K metro 0 – London – Chi ancora aveva un lumicino di aspettativa, per far rimanere la Gran Bretagna in Europa, ha gettato definitivamente la spugna, rimanendo deluso e perdendo ogni speranza dopo le inequivocabili parole di Corbyn.

Il leader dei Labour, infatti, ha dichiarato in un’intervista rilasciata al quotidiano londinese The Guardian, anche con loro al Governo, il paese uscirebbe dall’UE il 29 Marzo 2019. Jeremy Corbyn, dà per scontato la brexit, ma rimarca, che l’unica azione concreta, nel bene del suo paese, nel caso in cui andasse al governo, sarebbe negoziare con Bruxelles, condizioni migliori per l’uscita dall’Europa.

Le parole di Corbyn sono state inaspettate da parte dei suoi stessi membri di partito, i quali, auspicavano, una linea più tenera nel programma brexit, richiedendo persino un secondo referendum, a dimostrazione, che gli effetti negativi, si stanno già verificando ed il malumore diffuso, sta portando molti ad un ripensamento.

Corbyn, sostiene di non essere un dittatore, sottolineando che non può definire da solo le politiche dei Labour, ma rimane, difficile pensare che la minoranza che vuole fermare la Brexit, possa condurlo a cambiare posizione. Nei giorni precedenti Corbyn è stato duramente criticato alla Camera dei Comuni per le parole offensive alla Primo Ministro Theresa May definendola:” donna stupida”.

Se il Labour, sono divisi nell’affrontare la brexit, chi è adesso al comando ha invece una chiara visione per non cambiare direzione, proseguendo nella difficile trattativa con l’Unione Europea.

di Alfredo Maiolese