K metro 0 – Roma – Nessun commento alle parole di Moscovici da parte di Palazzo Chigi. È quanto fanno sapere fonti di governo che – scrivono le agenzie di stampa – “spiegano come il presidente Conte sia concentrato a Bruxelles per il Consiglio Europeo, mentre al Ministro dell’Economia Tria è affidato il compito di
K metro 0 – Roma – Nessun commento alle parole di Moscovici da parte di Palazzo Chigi. È quanto fanno sapere fonti di governo che – scrivono le agenzie di stampa – “spiegano come il presidente Conte sia concentrato a Bruxelles per il Consiglio Europeo, mentre al Ministro dell’Economia Tria è affidato il compito di continuare le trattative.
Il braccio di ferro fra Italia e Europa sul Bilancio 2019 continua e la proposta del Governo di abbassare dal 2,4% al 2,04 il rapporto deficit-pil potrebbe non bastare per evitare la procedura di infrazione. Il Commissario Europeo agli affari economici Moscovici riferendo al Senato Francese: “Abbiamo iniziato un dialogo particolarmente intenso e costruttivo con le autorità italiane. Ieri il Presidente Conte ha detto che il deficit sarà più del 2,4% ma del 2,04. È un passo nella giusta direzione, ma ancora non ci siamo, ci sono ancora dei passi da fare, forse da entrambe le parti”.
Romano Prodi, ex presidente della Commissione europea, già presidente del Consiglio, afferma che “sul deficit era chiaro che si sarebbe arrivati al 2 per cento”. “Lo voleva Tria e l’Europa – ha aggiunto – poteva accettarlo. Poi per motivi di politica interna comprensibili, ma dannosi, si è messa un’asticella più alta, l’Ue l’ha messa più bassa, e infine si è trovato una specie di compromesso intorno al 2 per cento. Perché – ha aggiunto Prodi – è debole l’Italia, è debole l’Ue ed è debole la Commissione e il compromesso a questo punto diventa necessario”.