K metro 0 – London – I brexiteers del Partito Conservatore non si considerano piegati dal voto sulla mozione di sfiducia contro la leadership di Theresa May, anzi invitano la premier a valutare le dimissioni, visti i numeri comunque significativi del dissenso interno. Theresa May si salva dalla ribellione interna: la premier si è infatti
K metro 0 – London – I brexiteers del Partito Conservatore non si considerano piegati dal voto sulla mozione di sfiducia contro la leadership di Theresa May, anzi invitano la premier a valutare le dimissioni, visti i numeri comunque significativi del dissenso interno. Theresa May si salva dalla ribellione interna: la premier si è infatti vista confermare ieri la fiducia come leader Tory da 200 deputati su 317: perfino uno in più dei 199 con cui conquistò la guida del partito nel 2016 dopo le dimissioni di David Cameron seguite alla vittoria di ‘Leave’ nel referendum sulla Brexit del 2016. “Ecco la nostra rinnovata missione: consegnare la Brexit che il popolo ha votato e riunire il Paese”, ha aggiunto May, che ha assicurato che ascolterà i colleghi che non le hanno accordato la preferenza nel voto di fiducia. La riunione del Paese “deve iniziare qui a Westminster con i politici di tutti i partiti che si riuniscono e agiscono nell’interesse nazionale”, ha proseguito, “Cercherò rassicurazioni legali per il backstop (la clausola di salvaguardia del confine) dell’Irlanda del Nord. – ha proseguito – Fatemi portare a termine l’uscita di Londra dall’Ue – Questa è stata una giornata lunga e impegnativa. Ma alla fine sono contenta di aver ricevuto il sostegno dei miei colleghi nel voto di stasera”.
Il voto di ieri sera del gruppo parlamentare Tory, che ha rinnovato la fiducia al premier britannico Theresa May, “non comporta differenze nelle vite della nostra gente”. Lo ha sottolineato il leader laburista e dell’opposizione Jeremy Corbyn, commentando la mozione di sfiducia – bocciata – nei confronti dell’inquilina di Downing Street. Corbyn, secondo il sito della tv britannica Sky News: “Il primo ministro ha perso la sua maggioranza in parlamento, il suo governo è nel caos e non è in grado di portare a termine un accordo sulla Brexit che funzioni per il Paese e metta al primo posto il lavoro e l’economia”. “E’ per questo che ha rinviato il voto sul suo pessimo accordo sulla Brexit questa settimana e sta cercando di evitare di ripresentarlo in parlamento”, ha aggiunto il leader laburista, “E’ chiaro che non è riuscita a negoziare i necessari cambiamenti in Europa”. “Ora deve ripresentare il suo triste accordo alla Camera dei Comuni la prossima settimana, in modo che il parlamento possa riprendere il controllo”, ha concluso Corbyn, “Il Labour è pronto a governare per tutto il Paese e portare a termine un accordo che protegga gli standard di vita e i diritti dei lavoratori”.
Theresa May, che ha promesso di lasciare prima del 2022 (quando sono in programma le prossime elezioni), ha dunque ottenuto una vittoria nel voto di sfiducia organizzato dal suo stesso partito, su iniziativa dei deputati contrari all’accordo sulla Brexit concluso con Bruxelles. Questa vittoria comporta che il partito conservatore non potrà più cercare di destituire May per un anno.