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Slovenia: ascesa delle donne ai vertici della Sicurezza del paese

Slovenia: ascesa delle donne ai vertici della Sicurezza del paese

K metro 0 – Lubiana – Significativi passi sulla strada della parità di genere si stanno facendo, in questi giorni, in Slovenia. Tatjana Bobnar, risultata idonea all’esito dell’apposito concorso pubblico recentemente bandito, su indicazione del Ministro dell’Interno Bostjan Poklukar, durante l’ultimo Consiglio dei Ministri, è stata nominata Direttore Generale e Comandante del Corpo di polizia

K metro 0 – Lubiana – Significativi passi sulla strada della parità di genere si stanno facendo, in questi giorni, in Slovenia. Tatjana Bobnar, risultata idonea all’esito dell’apposito concorso pubblico recentemente bandito, su indicazione del Ministro dell’Interno Bostjan Poklukar, durante l’ultimo Consiglio dei Ministri, è stata nominata Direttore Generale e Comandante del Corpo di polizia per 5 anni (rinnovabili).

La nomina colma il vuoto creatosi a ottobre scorso, quando il Ministro dell’Interno aveva deciso di rimuovere (sembra per forti incompatibilità caratteriali) il precedente Direttore, Simon Velichko. E già a fine novembre, Alenka Ermenc, membro delle Forze armate slovene sin dalla Guerra d’indipendenza del 1991 (e poi, dal 2011, Comandante di Brigata), è stata nominata dal Presidente della Repubblica Coordinatore Generale dell’Esercito, divenendo la prima donna a ricoprire un incarico del genere tra i Paesi NATO.

Sin dagli anni ’70 del Novecento, infatti molti Paesi occidentali – dalla Francia alla Nuova Zelanda, dal Canada alla Svizzera, fino al Regno Unito, che è stato uno dei paesi avanguardisti in questo senso – hanno iniziato a introdurre il servizio militare femminile facoltativo (e alcuni, anche obbligatorio). Discorso analogo va fatto per le donne nelle forze di polizia. Ma l’arrivo di donne ai massimi vertici militari o dei corpi di sicurezza è rimasto sempre un fenomeno del tutto eccezionale: riflesso della più generale difficoltà, per il “gentil sesso”, ad accedere a ruoli direttivi nei posti di lavoro, pubblici e privati, in una società da sempre modellata su uno standard maschile.

Ora, queste due nomine rappresentano, per l'”Altra metà del cielo”, un significativo avanzamento, in termini di parificazione professionale col genere maschile, e, più in generale, parificazione socioeconomica – se si nota che, secondo l’ultimo Rapporto del World Economic Forum, in molti Paesi economicamente sviluppati le donne che lavorano, a parità di posizione, ancora oggi non prendono lo stesso stipendio dei colleghi maschi, come in Italia, in cui la percentuale risulta pari al 61%. Mentre il divario esistente, viene parzialmente colmato su questo piano, tra i Paesi UE e gli USA (dove la presenza di donne in alti incarichi direttivi nelle Forze Armate è prassi ordinaria da decenni).

 Nella società slovena, la nomina di 2 donne – a poche settimane di distanza l’una dall’altra – al comando di Esercito e Polizia è un indubbio segnale di maturazione: che ci auguriamo possa influire positivamente sugli altri Paesi comunitari.

Di questo tono sono stati i commenti, per l’Agenzia stampa STA, del Premier sloveno, Marjan Sarec, che si è complimentato con entrambe le donne per la competenza e la dedizione al lavoro.  La cerimonia formale di insediamento di Tatjana Bobmar si svolgerà mercoledì prossimo, 19 dicembre, presso l’Accademia di Polizia di Tacen, vicino Lubiana.

 di Fabrizio Federici

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