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Bilancio UE: la Commissione chiede ai leader dell’UE di favorire accordo per un bilancio equilibrato ed equo

Bilancio UE: la Commissione chiede ai leader dell’UE di favorire accordo per un bilancio equilibrato ed equo

K metro 0 – Bruxelles – In vista del Consiglio Europeo del 13 e 14 Dicembre 2018, la Commissione sta facendo il punto degli incoraggianti progressi fatti fino ad ora nella negoziazione del prossimo budget a lungo termine dell’UE, e incalza i leader Europei a mantenere tale slancio. Data la crucialità della riunione del Consiglio

K metro 0 – Bruxelles – In vista del Consiglio Europeo del 13 e 14 Dicembre 2018, la Commissione sta facendo il punto degli incoraggianti progressi fatti fino ad ora nella negoziazione del prossimo budget a lungo termine dell’UE, e incalza i leader Europei a mantenere tale slancio. Data la crucialità della riunione del Consiglio Europeo per consolidare i progressi fatti e dare una direzione per i punti chiavi delle prossime procedure, la Commissione ha emanato ieri un comunicato, al fine di agevolare le discussioni tra i capi di Stato. Il Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker ha dichiarato: “I capi di Stato hanno raggiunto un accordo comune sulle priorità dell’Unione. Dobbiamo assicurarci che tali priorità siano adeguatamente finanziate dal prossimo budget a lungo termine in modo tale da farle divenire realtà. Sono incoraggiato dai progressi raggiunti fino ad ora. Basandomi su questi progressi, è giunto il momento per i leader Europei di fornire la guida politica necessaria a spianare la strada ad un accordo rapido riguardo al futuro budget a lungo termine”. Il Commissario in carica per il Budget e le Risorse Umane, Günther H. Oettinger, ha affermato: “Grazie all’eccellente lavoro svolto dalle presidenze bulgara e austriaca sono stati già compiuti progressi senza precedenti nei negoziati per il prossimo bilancio a lungo termine dell’UE. In parallelo sono progrediti anche i lavori in seno al Parlamento europeo. Dobbiamo mantenere questo slancio e compiere ulteriori passi in avanti seguendo la guida politica che emergerà dal Consiglio europeo nel corso di questo mese.”. I capi di Stato o di governo dovrebbero ora fornire orientamenti politici in merito alle caratteristiche essenziali del futuro bilancio a lungo temine.

L’Europa ha bisogno di un bilancio moderno ed equilibrato, rigorosamente orientato verso le priorità dell’Unione e in grado di offrire risposte concrete alle sfide di oggi e di domani.

La Commissione propone pertanto di modernizzare il bilancio rafforzando i finanziamenti in settori chiave quali l’innovazione, l’economia digitale, l’azione per il clima e l’ambiente, la migrazione e la gestione e la sicurezza delle frontiere, la difesa e l’azione esterna. Al contempo la politica di coesione e la politica agricola comune continueranno a rivestire un ruolo fondamentale per il futuro dell’Europa. La proposta riesce a trovare il giusto equilibrio tra tre grandi settori di spesa: l’agricoltura e le politiche marittime, la politica di coesione e altri programmi essenziali per il futuro dell’Europa.

Il prossimo bilancio a lungo termine dovrebbe anche essere più semplice e più trasparenteper consentire alle parti interessate di trarne il massimo vantaggio. Sono stati il Parlamento europeo, il Consiglio e i piccoli e grandi beneficiari a chiederlo: la Commissione ha ascoltato le loro richieste e proposto un bilancio radicalmente semplificato.

Un’altra caratteristica essenziale del prossimo bilancio dell’UE dovrebbe essere la flessibilità. Per consentire all’Europa di reagire in modo rapido, determinato ed efficiente in un mondo che evolve velocemente, abbiamo bisogno di un bilancio ancora più flessibile di quello attuale. Per questo la flessibilità è al centro delle proposte della Commissione per il prossimo bilancio a lungo termine.

Il bilancio post-2020 dovrebbe infine essere un bilancio equo in grado di produrre risultati, dal punto di vista non solo della spesa ma anche delle modalità di finanziamento. La Commissione ha presentato un bilancio che, rappresentando circa l’1,11% del reddito nazionale lordo della futura Unione a 27, riesce a essere contemporaneamente ambizioso e realistico. Si tratta di un bilancio che assicura che si applichino a tutti le stesse regole ed è finanziato in misura sempre maggiore da fonti direttamente collegate a politiche europee strategiche.

Il raggiungimento del massimo progresso possibile sul futuro bilancio a lungo termine prima del vertice di Sibiu del 9 maggio 2019 consentirebbe di pervenire a un accordo globale e completo, comprensivo di cifre, in seno al Consiglio europeo al più tardi nell’ottobre 2019, in stretta collaborazione con il Parlamento europeo.

L’adozione del prossimo quadro finanziario pluriennale entro la fine del 2019 garantirà che i nuovi programmi siano operativi entro il 1° gennaio 2021. Ciò permetterà di creare già nel 2021 decine di migliaia di posti di lavoro nel settore della ricerca, e molti altri nell’economia in generale, garantirà che oltre 100 000 progetti della politica di coesione siano avviati nei tempi previsti, consentirà a più di 1 000 000 di giovani di partecipare a uno scambio Erasmus e offrirà a 40 000 giovani l’opportunità di impegnarsi in azioni di solidarietà in tutta Europa nel 2021. Sosterrà inoltre le start-up e le piccole e medie imprese nella realizzazione dei loro investimenti, incrementerà in misura significativa gli investimenti e le capacità nel campo della difesa e contribuirà a proteggere le frontiere dell’Unione dalla tratta di esseri umani, dal contrabbando e dalle frodi.

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