K metro 0 – Bruxelles – La Banca Centrale Europea, ridurrà all’11,8023 per cento, dall’attuale 12,31 per cento, la quota del suo capitale sottoscritto dall’Italia. Questo taglio deriva dall’adeguamento quinquennale dei dati relativi alla popolazione e al Pil forniti dalla Commissione europea. Il nuovo schema entrerà in vigore il primo gennaio 2019. Sedici banche centrali
K metro 0 – Bruxelles – La Banca Centrale Europea, ridurrà all’11,8023 per cento, dall’attuale 12,31 per cento, la quota del suo capitale sottoscritto dall’Italia. Questo taglio deriva dall’adeguamento quinquennale dei dati relativi alla popolazione e al Pil forniti dalla Commissione europea.
Il nuovo schema entrerà in vigore il primo gennaio 2019. Sedici banche centrali nazionali avranno una quota maggiore e dodici, tra cui la Banca d’Italia, una quota minore, mentre il sistema di rotazione dei diritti di voto nel direttorio resterà invariato, secondo quanto si apprende da un comunicato.
Un portavoce della Bce ha spiegato che eventuali ricadute sulla futura mole di acquisti di titoli su base nazionale del Qe dovranno essere decise dal Consiglio direttivo del 13 dicembre. Il piano di acquisti di titoli dovrebbe concludersi con dicembre. Però, la Bce ha anche detto che intende rinnovare a scadenza l’enorme mole di bond pubblici già rilevati, che hanno un ammontare complessivo di oltre 2.000 miliardi di euro e su cui la parte di titoli italiani è stata accumulata in base alla “vecchia” quota.
La quota del capitale della Bce sottoscritta da ciascuna Banca centrale nazionale è ponderata in base al peso percentuale dello Stato membro di appartenenza nella popolazione totale e nel prodotto interno lordo (Pil) dell’Ue in pari misura.
Quindi la Germania sale dal 17,99% al 18,36%, anche la quota francese, passa dal 14,17% al 14,2%.
Ma ecco come sarà distribuito per Paese il capitale della Banca Centrale Europea dal primo gennaio 2019:
Germania il 18,37 (dal 17,99); Francia il 14,21 (dal 14,18); Regno Unito il 14,34 (dal 13,67); Italia il 11,8 (dal 12,31); Spagna il 8,34 (dal 8,84); Polonia il 5,21 (dal 5,12); Paese Bassi il 4,07 (dal 4,00); Romania il 2,45 (dal 2,6); Belgio il 2.53 (dal 2,48); Svezia il 2,52 (dal 2,27); Grecia il 1,73 (dal 2,03); Austria il 2,03 (dal 1,96); Portogallo il 1,64 (dal 1,74); Repubblica Ceca il 1,62 (dal 1,61); Danimarca il 1,5 (dal 1,49); Ungheria il 1,33 (dal 1,38); Finlandia il 1,27 (dal 1,26); Irlanda il 1,18 (dal 1,16); Bulgaria lo 0,85 (dal 0,86); Slovacchia lo 0,80 (dal 0,72); Croazia lo 0,57 (dal 0,60); Lituania lo 0,41 (dal 0,41); Slovenia lo 0,34 (dal 0,35); Lettonia lo 0,27 (dal 0,28); Lussemburgo lo 0,23 (dal 0,2); Estonia lo 0,2 (dal 0,19); Cipro lo 0,15 (dal 0,15); Malta lo 0,07 (dal 0,06).
di Salvatore Rondello