K metro 0 – Roma – Oggi, nella Sala della Lupa di Montecitorio si è svolto un convegno sui cento anni dell’Associazione Stampa Parlamentare, un organismo che riunisce circa 400 giornalisti professionisti, specializzati nell’informazione politica e parlamentare. Una giornata di riflessione e confronto sul passato, sul presente e sul futuro della stampa parlamentare, a cui hanno
K metro 0 – Roma – Oggi, nella Sala della Lupa di Montecitorio si è svolto un convegno sui cento anni dell’Associazione Stampa Parlamentare, un organismo che riunisce circa 400 giornalisti professionisti, specializzati nell’informazione politica e parlamentare. Una giornata di riflessione e confronto sul passato, sul presente e sul futuro della stampa parlamentare, a cui hanno partecipato esponenti del mondo politico e dell’informazione. Per l’occasione è stato realizzato uno speciale annullo filatelico. È intervenuto il presidente della Camera Roberto Fico e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Vito Crimi.
Il Presidente Fico ha dichiarato: “Il giornalismo parlamentare ha tante anime, come tanti sono gli strumenti con cui si racconta la politica. Qui, vi sono direttori di testate online, telegiornali, agenzie e quotidiani […] Credo che una sfida molto interessante in questa fase storica sia quella di una comunicazione integrata”. A introdurre i lavori il vicepresidente dell’Associazione Stampa Parlamentare (ASP) Angela Bianchi, che ha letto il saluto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Com’è noto la nostra Costituzione non si limita a stabilire principi e valori, ma chiede allo Stato di farsi parte attiva per il loro raggiungimento. Questo vale naturalmente anche per la libertà di opinione e di espressione. Il pluralismo informativo è un valore fondamentale per ogni democrazia, che va difeso e concretamente attuato e sostenuto”. La Bianchi ha aggiunto: “è forse il tempo di ripensare nuovi modi di fare e di essere informazione, facendo i conti col fenomeno della disintermediazione dei social, che peraltro nel politico-parlamentare ha i suoi rischi. E avviando questa riflessione che abbiamo inteso festeggiare il nostro centenario, ripercorrendo la nostra storia e guardando al futuro”. All’evento ha partecipato anche una delegazione di studenti dell’Università di Roma Tor Vergata, del corso di laurea di Scienze dell’Informazione, della Comunicazione e dell’Editoria, accompagnati dal prof. Giuseppe Mennella, docente di deontologia della professione giornalistica. A coordinare il primo tavolo di relatori è stato il presidente del Collegio di garanzia e promozione culturale dell’ASP Giorgio Frasca Polara, il quale ha dichiarato: “Il diritto fondamentale dell’art. 21 della costituzione non potrebbe sopravvivere a lungo se i giornalisti non fossero liberi di esprimersi”. Sono intervenuti gli storici, professori emeriti Simona Colarizi, Valerio Castronovo e Lucio Villari. Quest’ultimo ha ricollegato l’evento della nascita del giornalismo parlamentare con la fine della Prima guerra mondiale: “Una tragedia per l’Europa, una tragedia per l’Italia, un’inutile strage che provocò conseguenze politiche, culturali, sociali, economiche disastrose. Il giornalismo parlamentare nasce in un momento di crisi profonda dell’Italia e del mondo”. Il secondo panel ha avuto come tema il giornalismo politico-parlamentare ai tempi dei social. A moderare il tavolo dei relatori, il presidente dell’ASP Marco Di Fonzo. Sono intervenuti la giornalista Lucia Annunziata, il direttore dell’Ansa Luigi Conti, il direttore Enrico Mentana (La7), il direttore Maurizio Molinari (La Stampa) e il direttore Gennaro Sangiuliano (Tg2 Rai).
di Francesca Politi