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Mercato unico digitale: acquisti online senza confini grazie a nuove norme dell’UE

Mercato unico digitale: acquisti online senza confini grazie a nuove norme dell’UE

K metro 0 – Bruxelles – Il 3 dicembre entra in vigore il nuovo regolamento, proposto dalla Commissione europea a maggio 2016, per porre fine ai blocchi geografici online ingiustificati. I cittadini europei non dovranno più preoccuparsi del fatto che un sito web li blocchi o li reindirizzi su un altro sito solo perché sono

K metro 0 – Bruxelles – Il 3 dicembre entra in vigore il nuovo regolamento, proposto dalla Commissione europea a maggio 2016, per porre fine ai blocchi geografici online ingiustificati. I cittadini europei non dovranno più preoccuparsi del fatto che un sito web li blocchi o li reindirizzi su un altro sito solo perché sono di un altro paese (o lo è la loro carta di credito) e potranno accedere a beni e servizi online ovunque si trovino nell’UE.

Andrus Ansip, Vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale, Elżbieta Bieńkowska, Commissaria per il Mercato interno, l’industria, l’imprenditoria e le PMI, Věra Jourová, Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, e Mariya Gabriel, Commissaria per l’Economia e la società digitali, hanno dichiarato:

Nel 2015 il 63% dei siti non consentiva agli utenti di effettuare acquisti da un altro paese dell’UE. Di conseguenza due terzi dei consumatori che volevano fare acquisti online all’estero non hanno potuto farlo. Il 3 dicembre metteremo fine a questa pratica. Vogliamo un’Europa senza barriere, e ciò significa anche eliminare gli ostacoli agli acquisti online.

Insieme all’abolizione delle tariffe di roaming, le nuove norme in materia di protezione dei dati e la possibilità di viaggiare con i propri contenuti online, la fine dei blocchi geografici ingiustificati è un’altra iniziativa fondamentale che fa del mercato unico digitale una realtà per tutti, che apporta benefici ai cittadini e alle imprese.

Le nuove norme permetteranno ai consumatori di accedere a una più ampia scelta di prodotti a prezzi competitivi e, quindi, a offerte migliori. Al tempo stesso le imprese vedranno la clientela ampliarsi oltre confine e beneficeranno di una riduzione dei costi amministrativi e di transazione. Il regolamento fa anche parte di un più ampio sforzo dell’UE per promuovere il commercio elettronico nel mercato unico, che comprende misure per proteggere meglio i consumatori online, garantire una consegna transfrontaliera dei pacchi meno costosa e semplificare le norme in materia di IVA per facilitare l’acquisto e la vendita di beni online.

Invitiamo tutti gli Stati membri a garantire un’attuazione efficace di queste norme e a fare tutto ciò che è in loro potere perché il regolamento venga effettivamente applicato fin dal primo giorno. Chiediamo inoltre un accordo su norme armonizzate per la vendita di beni e servizi digitali e gli acquisti online. Tutti questi elementi sono fondamentali per dare vita a un mercato unico digitale ben funzionante e competitivo.”

Prossime tappe

Gli Stati membri sono responsabili dell’attuazione del regolamento e devono porre in essere le strutture necessarie per garantire il buon avvio della sua applicazione. In particolare, devono designare organismi incaricati della sua applicazione e organismi che forniscano assistenza pratica ai consumatori. Devono inoltre definire misure efficaci, proporzionate e dissuasive applicabili alle violazioni del regolamento. La Commissione effettuerà una prima revisione del regolamento sui blocchi geografici entro marzo 2020. Questa valutazione riguarderà l’eventuale estensione del principio di non discriminazione nell’accesso a beni e servizi ai servizi non audiovisivi forniti mediante mezzi elettronici la cui caratteristica principale è il contenuto protetto dal diritto d’autore, come e-book, musica, giochi e software. La Commissione valuterà inoltre attentamente se anche in altri settori, come quello dei servizi legati ai trasporti e quello dei servizi audiovisivi, debbano essere eliminate restrizioni ingiustificate basate sulla nazionalità, il luogo di residenza o il luogo di stabilimento.

Contesto

I consumatori e le imprese, in particolare le PMI, manifestano un interesse crescente ad acquistare e vendere in tutta l’UE. Le vendite online di prodotti crescono del 22% all’anno, ma spesso i venditori rifiutano di vendere a clienti di un altro Stato membro dell’UE o di offrire prezzi vantaggiosi quanto quelli offerti ai clienti locali.

Il regolamento (UE) 2018/302 (“regolamento sui blocchi geografici”), che entra in vigore il 3 dicembre, intende offrire maggiori opportunità ai consumatori e alle imprese nel mercato interno dell’UE. In particolare, affronta il problema incontrato da alcuni clienti, che non sono in grado di acquistare beni e servizi da venditori stabiliti in un altro Stato membro, o alle stesse condizioni di chi vive in tale Stato, unicamente a causa della loro nazionalità o del loro luogo di residenza o di stabilimento. Nel 2015 un’indagine della Commissione ha riscontrato che solo il 37% dei siti web permetteva ai clienti transfrontalieri di giungere alla fase finale prima di completare l’acquisto inserendo i dati di pagamento.

Il regolamento sui blocchi geografici fa parte di una serie più ampia di misure intese a promuovere il commercio elettronico nel mercato unico, come il regolamento rivisto sulla cooperazione per la tutela dei consumatori e le nuove norme sui servizi di consegna transfrontaliera dei pacchi, sui contratti digitali e sull’IVA per il commercio elettronico.

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