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Il voto del Parlamento per la nuova presidenza del Consiglio di vigilanza della BCE

Il voto del Parlamento per la nuova presidenza del Consiglio di vigilanza della BCE

K metro 0 – Bruxelles – Il Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea ha scelto Andrea Enria quale nuovo Presidente del Consiglio di Vigilanza Bancaria. Lo annuncia la stessa Bce in una nota. La nomina di Enria dovrà essere approvata prima dal Parlamento Europeo o poi confermata dal Consiglio Europeo. Il 20 novembre Andrea Enria

K metro 0 – Bruxelles – Il Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea ha scelto Andrea Enria quale nuovo Presidente del Consiglio di Vigilanza Bancaria. Lo annuncia la stessa Bce in una nota. La nomina di Enria dovrà essere approvata prima dal Parlamento Europeo o poi confermata dal Consiglio Europeo.

Il 20 novembre Andrea Enria ha ricevuto il sostegno della Commissione per l’economia del Parlamento europeo per la sua nomina come nuovo Presidente del Consiglio di vigilanza della Banca Centrale Europea (BCE). Il presidente della commissione, Roberto Gualtieri (Pd/S&D), ha espresso “profonda soddisfazione” per il voto. “Vorrei congratularmi con Andrea Enria per la sua eccellente audizione. La sua pluriennale esperienza nel settore della regolamentazione e supervisione bancaria e finanziaria sono state altamente apprezzate dal Parlamento europeo nel corso della procedura di selezione”, ha affermato Gualtieri, aggiungendo poi che “la nomina di Enria dimostra che quando si propongono sulla scena europea personalità competenti e autorevoli si può avere successo anche in competizioni molto difficili come quella per la presidenza della vigilanza unica”. Il 57enne economista italiano, che al momento ricopre la carica di Presidente dell’Autorità Bancaria Europea (EBA), necessita dell’approvazione da parte del Parlamento riunito in plenaria e, successivamente, della decisione del Consiglio per poter subentrare a Danièle Nouy come nuovo Presidente per la supervisione bancaria a partire dal 1° gennaio 2019.

Oggi, l’economista Andrea Enria avrà bisogno del supporto degli eurodeputati per diventare il nuovo Presidente dell’organo di controllo delle maggiori banche europee della BCE

La supervisione bancaria a livello europeo

L’istituzione delle funzioni di supervisione nel 2014 da parte della Banca Centrale Europea hanno rappresentato un primo passo per la creazione di un’unione bancaria in Europa. In precedenza tutte le banche erano soggette al controllo da parte delle relative autorità nazionali, ma con la decisione di fondare un meccanismo unico di vigilanza, tutte le banche ritenute più importanti per l’area-euro sono state spostate sotto la sorveglianza diretta della BCE.

Obiettivo di tale spostamento è anche quello di garantire la solidità degli istituti bancari, la stabilità dell’intero sistema e l’applicazione di uguali requisiti a tutti i grandi attori in gioco.

Al momento, 118 banche sono soggette alla diretta supervisione della BCE e questa lista viene costantemente aggiornata. Le banche presenti o sono le più grandi del proprio paese, o hanno oltre €30 miliardi di beni totali o conducono considerevoli operazioni trans-nazionali. Le altre, le banche meno importanti per l’area euro, restano sotto il controllo delle autorità bancarie nazionali.

Come organo supervisore, la BCE ha l’autorità di portare avanti delle indagini per verificare l’ottemperanza delle regole europee da parte delle banche, di richiedere a queste ultime lo stanziamento di capitale addizionale per mitigare i rischi o anche di ritirare le licenze bancarie.

La BCE è responsabile nei confronti del Parlamento per l’esecuzione dei suoi compiti di controllo. Prepara inoltre una proposta di relazione annuale sulla supervisione bancaria che viene presentata agli eurodeputati nel corso di un’audizione pubblica. Il Presidente dell’organo di vigilanza incontra regolarmente la Commissione per l’economia del Parlamento europeo per rispondere alle domande degli eurodeputati.

Lavoro da fare. Sono state molte le banche europee duramente colpite dalla crisi economica e finanziaria del 2008. Molte di loro stanno ancora lottando conto la perdita di prestiti che non sono rientrati.

Durante il suo rendiconto del 20 novembre con la Commissione per l’economia del Parlamento europeo, Enria ha dichiarato che le due maggiori priorità del suo eventuale mandato saranno la pulizia dei beni nocivi dai bilanci bancari e la promozione dell’integrazione nel settore. “L’unione bancaria non sopravvivrà se alla prossima crisi ci faremo trovare ancora impegnati a combattere con i lasciti dei beni nocivi della precedente crisi o con un mercato ancora segmentato a livello nazionale”, ha dichiarato.

Andrea Enria ha anche cercato di allontanare l’idea che a una banca ritenuta troppo grande non possa essere concesso di dichiarare bancarotta. “Le banche dovrebbero poter fallire…il fallimento di una banca non implica necessariamente un insuccesso del controllore”, ha affermato. Il voto degli eurodeputati per la nomina di Enria è previsto per la seduta di plenaria di oggi giovedì 29 novembre 2018 a Bruxelles.

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