La Commissione traccia oggi un bilancio degli ultimi sviluppi in materia di riduzione dei rischi nel settore bancario e dei progressi verso un sistema finanziario dell’UE ancora più integrato e stabile. K metro 0 – Bruxelles – Negli ultimi anni la stabilità finanziaria è stata notevolmente rafforzata e la riduzione dei rischi nel settore bancario
La Commissione traccia oggi un bilancio degli ultimi sviluppi in materia di riduzione dei rischi nel settore bancario e dei progressi verso un sistema finanziario dell’UE ancora più integrato e stabile.
K metro 0 – Bruxelles – Negli ultimi anni la stabilità finanziaria è stata notevolmente rafforzata e la riduzione dei rischi nel settore bancario dell’UE continua a un ritmo sostenuto, come indicato dalla Commissione in due comunicazioni che precedono il Consiglio europeo e il Vertice euro di dicembre, consessi in cui dovrebbero essere prese le decisioni sull’approfondimento dell’Unione economica e monetaria europea. Nel contempo, i lavori sulla stabilità e l’integrazione finanziarie devono proseguire ed è giunto il momento che i colegislatori trovino un accordo su tutte le principali questioni in sospeso.
Nella terza relazione sui progressi compiuti nella riduzione dei crediti deteriorati la Commissione ha sottolineato oggi che i crediti deteriorati nel settore bancario europeo sono ulteriormente diminuiti, attestandosi ora a una media UE del 3,4 %. Sebbene sia necessario continuare ad affrontare i problemi ereditati dal passato che dalla crisi finanziaria ancora gravano sul settore, questa evoluzione è molto incoraggiante. In una comunicazione distinta la Commissione chiede inoltre un rinnovato impegno politico e sforzi volti a completare gli elementi costitutivi fondamentali dell’Unione dei mercati dei capitali prima delle elezioni europee del prossimo maggio. Insieme al completamento dell’Unione bancaria, si tratta di elementi essenziali per lo sviluppo dell’Unione economica e monetaria e il rafforzamento del ruolo internazionale dell’euro.
“Intervenire sugli ingenti stock di crediti deteriorati rientra negli sforzi volti a ridurre i rischi nel settore bancario europeo. Ci aspettiamo inoltre di giungere in tempi rapidi a un accordo sul pacchetto bancario e su quello in materia di crediti deteriorati. Sulla base dei progressi compiuti in termini di riduzione dei rischi, invito i ministri delle Finanze e i leader dell’UE a trovare un accordo in dicembre su misure concrete di condivisione dei rischi. Un’Unione economica e monetaria più forte è nell’interesse di tutti”, ha dichiarato Valdis Dombrovskis, Vicepresidente responsabile per la Stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l’Unione dei mercati dei capitali. “L’Unione dei mercati dei capitali ha un ruolo fondamentale da svolgere nel rafforzamento dell’Unione economica e monetaria e dell’euro. Una maggiore integrazione dei mercati finanziari permetterà di assorbire meglio gli shock prima che colpiscano il contribuente. Mercati dei capitali più spessi e liquidi in Europa porteranno anche a un più ampio uso dell’euro da parte dei partecipanti al mercato nelle loro operazioni quotidiane”, ha aggiunto il Vicepresidente Dombrovskis.
Jyrki Katainen, Vicepresidente responsabile per l’Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, ha affermato: “L’Unione dei mercati dei capitali intende ampliare l’accesso ai finanziamenti per le piccole e medie imprese e accrescere le opportunità di investimento in Europa. Vogliamo che le imprese e i cittadini traggano pieno vantaggio dal potenziale del mercato unico dei servizi bancari e finanziari. Per questo contiamo sul sostegno del Parlamento europeo e del Consiglio affinché trovino rapidamente un accordo sulle misure non ancora adottate che abbiamo proposto nell’ambito dell’agenda sull’Unione bancaria e l’Unione dei mercati dei capitali.”
Unione bancaria. Come sottolineato dalla Commissione nella comunicazione di ottobre 2017, l’Unione bancaria dovrebbe essere completata conseguendo in parallelo una riduzione e una condivisione dei rischi. Oggi la Commissione riferisce per la terza volta sui progressi compiuti in materia di riduzione dei rischi. Il tasso dei crediti deteriorati nel settore bancario europeo ha continuato a diminuire nel primo semestre del 2018, attestandosi al 3,4 % in media, e sta ritornando ai livelli pre-crisi. Ciò conferma la tendenza generale al miglioramento registrata negli ultimi anni in tutta l’Unione, che è stata possibile grazie all’intervento deciso degli Stati membri e degli operatori del mercato, in particolare nei paesi con livelli di crediti deteriorati relativamente elevati. Pur trattandosi di un segnale incoraggiante, l’alto tasso di crediti deteriorati continua a rappresentare un problema in alcuni Stati membri. La relazione odierna informerà le discussioni in seno al Vertice euro di dicembre (nel formato inclusivo) sul rafforzamento del meccanismo europeo di stabilità e sul completamento dell’Unione bancaria, in particolare in merito all’istituzione di un sostegno comune per il Fondo di risoluzione unico e agli ulteriori passi verso un sistema europeo di assicurazione dei depositi.
La Commissione accoglie inoltre con favore i progressi compiuti nei triloghi sul pacchetto di misure per la riduzione del rischio bancario di novembre 2016 e invita il Parlamento europeo e il Consiglio a giungere rapidamente a un accordo su questo pacchetto e sul pacchetto completo di misure legislative per affrontare il problema dei crediti deteriorati di marzo 2018. Nella comunicazione la Commissione conferma inoltre di aver predisposto, a partire da luglio 2017, tutti gli elementi contenuti nel piano d’azione del Consiglio sui crediti deteriorati. La comunicazione è accompagnata, su richiesta del Consiglio, da un documento di lavoro dei servizi della Commissione relativo alla potenziale creazione di una piattaforma europea di negoziazione dei crediti deteriorati, ossia un mercato elettronico in cui le banche e gli investitori potrebbero scambiare crediti deteriorati e portafogli di crediti deteriorati.
Unione dei mercati dei capitali. Il completamento dell’Unione dei mercati dei capitali (UMC) è essenziale per rendere le economie degli Stati membri e l’Unione economica e monetaria più resilienti, salvaguardare la stabilità finanziaria, rafforzare il ruolo internazionale dell’euro e diversificare le fonti di finanziamento, in particolare per le piccole e medie imprese. L’Unione dei mercati dei capitali offrirà più scelta ai consumatori, consentendo loro di acquistare prodotti di investimento migliori e più economici, e permetterà ai fornitori di servizi finanziari di espandersi, offrendo i loro servizi in altri Stati membri.
Nella comunicazione di oggi la Commissione ricorda gli elementi costitutivi fondamentali dell’UMC realizzati negli ultimi tre anni, tra i quali figurano importanti proposte per la creazione di nuove opportunità nel mercato unico per le imprese e gli investitori grazie a nuovi prodotti e servizi su scala UE, a norme più semplici, più chiare e più proporzionate e a un sistema di vigilanza del settore finanziario più efficiente. Finora, 10 delle 13 proposte che contengono gli elementi costitutivi dell’UMC sono ancora oggetto di discussione da parte dei colegislatori dell’UE. Devono ancora essere adottate anche tre proposte sulla finanza sostenibile e altre tre proposte che sono importanti per i mercati finanziari dell’UE. La Commissione invita il Parlamento europeo e il Consiglio a predisporre tutti i principali elementi costitutivi di un’Unione dei mercati dei capitali completa prima delle elezioni del Parlamento europeo del maggio 2019; il Consiglio europeo di dicembre è invitato ad avallare tali sforzi, essenziali non solo per il completamento dell’Unione economica e monetaria e dell’Unione bancaria, ma anche per il mercato unico, come evidenziato in una comunicazione del 22 novembre.
Contesto
L’Unione bancaria, insieme all’Unione dei mercati dei capitali, promuove un sistema finanziario più integrato e stabile nell’Unione europea. Esse accresceranno la resilienza dell’Unione economica e monetaria agli shock negativi, semplificando notevolmente la condivisione del rischio tra privati a livello transfrontaliero e riducendo al contempo l’esigenza di una condivisione del rischio nel settore pubblico.
Al fine di progredire verso il completamento dell’Unione bancaria accelerando la riduzione del rischio nel settore bancario dell’UE, nel marzo 2018 la Commissione ha proposto un pacchetto di misure per affrontare la questione dei crediti deteriorati, le quali vertono su quattro aspetti fondamentali: assicurare che le banche accantonino fondi a copertura dei rischi insiti nei prestiti futuri che potrebbero deteriorarsi; incoraggiare lo sviluppo di mercati secondari sui quali le banche possano vendere i crediti deteriorati a gestori di crediti (“servicer”) e ad investitori; agevolare il recupero crediti a complemento della proposta sull’insolvenza e la ristrutturazione delle imprese presentata a novembre 2016; assistere gli Stati membri che lo desiderano nel processo di ristrutturazione delle banche fornendo orientamenti non vincolanti per l’istituzione di società di gestione di attivi o per altre misure in materia di crediti deteriorati.
L’Unione dei mercati dei capitali mira a migliorare il collegamento tra risparmi e investimenti e a rafforzare il sistema finanziario europeo, accrescendo la condivisione del rischio da parte dei privati, offrendo fonti di finanziamento alternative e aumentando le possibilità di investimento per gli investitori al dettaglio e istituzionali. L’UMC, parte integrante del terzo pilastro del piano di investimenti per l’Europa della Commissione, è indispensabile per conseguire la priorità della Commissione Juncker di rilanciare l’occupazione, inclusa l’occupazione giovanile, e la crescita. La Commissione ha presentato tutte le proposte legislative annunciate nel piano d’azione per l’Unione dei mercati dei capitali di settembre 2015 e nella revisione intermedia di giugno 2017 e invita i colegislatori ad agire subito, prima delle elezioni del Parlamento europeo del 2019, per predisporre tutti i principali elementi costitutivi di un’Unione dei mercati dei capitali completa.