K metro 0 – Abruzzo – Le indagini per il crollo e la strage dell’Hotel Rigopiano, travolto da una valanga il 18 gennaio 2017, nel quale persero la vita 29 persone, sono chiuse. La Procura di Pescara ha chiesto il proscioglimento per 15 dei 40 indagati, fra i quali gli ex presidenti della Regione Abruzzo
K metro 0 – Abruzzo – Le indagini per il crollo e la strage dell’Hotel Rigopiano, travolto da una valanga il 18 gennaio 2017, nel quale persero la vita 29 persone, sono chiuse. La Procura di Pescara ha chiesto il proscioglimento per 15 dei 40 indagati, fra i quali gli ex presidenti della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, Gianni Chiodi e Ottaviano Del Turco. Restano nell’inchiesta 25 persone, con accuse di vario genere, tra cui l’ex prefetto di Pescara Francesco Provolo e il presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco.
Sette i reati ipotizzati: disastro colposo, lesioni plurime colpose, omicidio plurimo colposo, falso ideologico, abuso edilizio, omissione d’atti d’ufficio, abuso in atti d’ufficio, oltre a reati ambientali di vario genere.
Tra gli indagati, oltre all’ex prefetto e al presidente della Provincia, ci sono il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta; i direttori e i dirigenti del dipartimento di Protezione civile, Carlo Visca (direttore del dipartimento dal 2009 al 2012), Vincenzo Antenucci (dirigente Servizio prevenzione rischi e coordinatore del Coreneva dal 2001 al 2013); il tecnico del Comune di Farindola Enrico Colangeli; il gestore dell’albergo e amministratore e legale responsabile della società “Gran Sasso Resort & Spa” Bruno Di Tommaso; il dirigente e il responsabile del servizio di viabilità della Provincia di Pescara, Paolo D’Incecco e Mauro Di Blasio; l’ex capo di gabinetto della Prefettura Leonardo Bianco; la dirigente della Prefettura Ida De Cesaris; il direttore dei Lavori pubblici della Regione Abruzzo, fino al 2014, Pierluigi Caputi; il dirigente della Protezione civile Carlo Giovani; gli ex sindaci di Farindola Massimiliano Giancaterino e Antonio De Vico; il tecnico geologo Luciano Sbaraglia; l’imprenditore che chiese l’autorizzazione a costruire l’albergo Marco Paolo Del Rosso; il direttore della Direzione parchi territorio ambiente della Regione Abruzzo Antonio Sorgi; il redattore della relazione tecnica allegata alla richiesta della Gran Sasso Spa di intervenire su tettoie e verande dell’hotel, Giuseppe Gatto; il consulente incaricato da Di Tommaso al fine di adempiere le prescrizioni in materia di prevenzione infortuni Andrea Marrone; il direttore del Dipartimento opere pubbliche della Regione Abruzzo, Emidio Rocco Primavera; il comandante della Polizia provinciale di Pescara Giulio Honorati; il tecnico reperibile secondo il piano di reperibilità provinciale Tino Chiappino; il responsabile dell’ufficio Rischio valanghe della Regione Abruzzo, fino al 2016, Sabatino Belmaggio; la società Gran Sasso Resort&Sp.
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