K metro 0 – Tirana – All’Università delle Arti di Tirana, in collaborazione con l’Istituto italiano di Cultura, si è tenuta la rassegna Schermo a schermo /Ekrane Përballë che ha proposto una selezione di film e video dagli anni ’60 ai giorni nostri di artisti italiani e albanesi. Se per quanto riguarda l’Italia il cinema d’artista affonda le sue radici soprattutto
K metro 0 – Tirana – All’Università delle Arti di Tirana, in collaborazione con l’Istituto italiano di Cultura, si è tenuta la rassegna Schermo a schermo /Ekrane Përballë che ha proposto una selezione di film e video dagli anni ’60 ai giorni nostri di artisti italiani e albanesi. Se per quanto riguarda l’Italia il cinema d’artista affonda le sue radici soprattutto negli anni ’60, nella stagione delle neoavanguardie, quando cioè si delineano movimenti artistici quali la Scuola di Piazza del Popolo e l’Arte Povera, in Albania, a parte sporadici casi, la sperimentazione audiovisiva si va delineando dagli anni ’90 in poi. Alla selezione italiana si è pensato di affiancare anche la produzione albanese, con l’obiettivo di mettere a confronto artisti e opere di due paesi geograficamente vicini ma culturalmente diversi, cercando affinità e differenze, peculiarità e convergenze tematiche. Tutti i lavori, realizzati con tecniche diverse e su supporti analogici prima e digitali poi, rappresentano l’evoluzione stilistica ma anche tecnologica del cinema e della videoarte italiana e albanese.
L’idea della rassegna prende le mosse da una più ampia retrospettiva, “Doppio schermo”, curata da Bruno Di Marino per il museo MAXXI di Roma nel 2017 e riproposta successivamente a Pechino e Shanghai nel maggio 2018 con la collaborazione dei locali istituti italiani di cultura.
Alla selezione italiana si è pensato di affiancare anche la produzione albanese, con l’obiettivo di mettere a confronto artisti e opere di due paesi geograficamente vicini ma culturalmente diversi, cercando – attraverso questo dialogo fatto di immagini – affinità e differenze, peculiarità e convergenze tematiche. Narrativi, performativi, concettuali che siano, realizzati con tecniche diverse e su supporti analogici prima e digitali poi, tutti questi lavori rappresentano bene l’evoluzione stilistica ma anche tecnologica del cinema e della video arte italiana e albanese.
I curatori della rassegna, oltre a presentare e introdurre i film e i video, illustreranno agli studenti il contesto storico-artistico in cui essi sono maturati, attraverso la forma della conferenza con proiezioni.
I curatori della rassegna, oltre a presentare e introdurre i film e i video, hanno illustrato agli studenti il contesto storico-artistico in cui essi sono maturati.