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I servizi pubblici digitali in Europa sono migliorati, ma si può fare di più

I servizi pubblici digitali in Europa sono migliorati, ma si può fare di più

K metro 0 – Bruxelles – Oggi la Commissione europea ha pubblicato un nuovo studio, la relazione di analisi comparativa sull’eGovernment 2018, che mostra un miglioramento nella disponibilità e nella qualità dei servizi pubblici digitali nell’UE. Nel complesso si sono registrati progressi notevoli nell’uso efficiente dell’informazione e dei servizi pubblici online, nella trasparenza delle operazioni delle

K metro 0 – Bruxelles – Oggi la Commissione europea ha pubblicato un nuovo studio, la relazione di analisi comparativa sull’eGovernment 2018, che mostra un miglioramento nella disponibilità e nella qualità dei servizi pubblici digitali nell’UE.

Nel complesso si sono registrati progressi notevoli nell’uso efficiente dell’informazione e dei servizi pubblici online, nella trasparenza delle operazioni delle autorità pubbliche e nel controllo dei dati personali da parte degli utenti, nella mobilità transfrontaliera e nei fattori abilitanti come la disponibilità di carte d’identità e altri documenti elettronici.

10 paesi dell’UE (Malta, Austria, Svezia, Finlandia, Paesi Bassi, Estonia, Lituania, Lettonia, Portogallo e Danimarca) più la Norvegia forniscono servizi digitali di alta qualità, con un punteggio di valutazione superiore al 75% per quanto riguarda aspetti importanti della vita dei cittadini come trasferirsi, trovare un lavoro, avviare un’impresa o studiare. L’Estonia, la Lettonia e la Lituania superano tutti gli altri paesi in termini di digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche e offerta di servizi pubblici digitali.

Andrus Ansip, Vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale, ha dichiarato: “In un mondo in cui si può comprare e vendere di tutto con un clic, abbiamo bisogno di servizi dell’amministrazione pubblica altrettanto facili da usare e che soddisfino le aspettative e le richieste dei cittadini. Grazie al suo patrimonio di competenze tecnologiche, l’Europa è nella posizione ideale per fornire servizi di questo tipo, basati sui documenti d’identità elettronici. Prima, tuttavia, è necessario il riconoscimento reciproco dei sistemi eID nazionali da parte di un numero maggiore di paesi dell’UE.”

Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l’Economia e la società digitali, ha aggiunto: “Negli ultimi anni sono stati compiuti progressi significativi verso amministrazioni pubbliche aperte, inclusive e collaborative in tutta Europa, ma rimane margine di miglioramento per servire meglio tutti i cittadini.”

In particolare, sono necessari maggiori sforzi nella mobilità transfrontaliera e nell’identificazione digitale. Al momento solo 6 paesi dell’UE hanno notificato i mezzi eID, che consentono il riconoscimento transfrontaliero. Maggiori informazioni sui risultati per paese sono disponibili qui.

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