fbpx

Inchiesta su falda inquinata: sequestri e perquisizioni nelle sedi Tap, tre indagati

Inchiesta su falda inquinata: sequestri e perquisizioni nelle sedi Tap, tre indagati

K metro 0 – Roma – Perquisizioni, sequestri e tre indagati.  I carabinieri nelle sedi di Tap, sul cantiere di Melendugno e persino nel centro di laboratorio analisi in Veneto. Nella giornata di ieri, i militari del Noe, il Nucleo operativo ed ecologico delle province di Lecce, Roma, Milano e Padova, assieme ai colleghi del

K metro 0 – Roma – Perquisizioni, sequestri e tre indagati.  I carabinieri nelle sedi di Tap, sul cantiere di Melendugno e persino nel centro di laboratorio analisi in Veneto. Nella giornata di ieri, i militari del Noe, il Nucleo operativo ed ecologico delle province di Lecce, Roma, Milano e Padova, assieme ai colleghi del comando provinciale del capoluogo salentino, hanno eseguito un decreto di perquisizione e sequestro emesso dal procuratore capo della Repubblica di Lecce, Leonardo Leone De Castris e dal sostituto procuratore Valeria Farina Valaori.

Le perquisizioni sono scattate all’interno delle sedi legali, operative, uffici e cantieri della società “Trans adriatic pipeline” sia sul territorio di Melendugno, sia a Roma, Lecce e Villafranca Padovana, dove ha sede il laboratorio di analisi “Sgs Italia sa”, il centro utilizzato dalla multinazionale del gasdotto per effettuare le indagini ambientali sui vari cantieri della maxi-infrastruttura. Al termine di questa prima fase investigativa, risultano indagati rappresentanti legali e project manager, con l’accusa di carico abusivo di sostanze pericolose. Si tratta di Clara Risso 58enne; Michele Mario Elia, di 72 anni e del project manager Italia Gabriele Paolo Lanza, di 55.

Durante i blitz dei militari, è stata rinvenuta e posta sotto sequestro una corposa mole di documenti e dati a partire dal mese di novembre dello scorso anno, ora al vaglio dell’Arma. Le informazioni, registrate anche su supporti informatici, sono quelle relative ai campionamenti eseguiti sulle false acquifere sottostanti il cantiere di San Basilio. Un punto in cui, stando alle indagini eseguite dal Noe leccese, coordinato dal maggiore Dario Campanella e da Arpa Puglia, è stato riscontrato un superamento della soglia di contaminazione da parte di alcune sostanze, tra le quali il cromo esavalente. Tutti gli atti a disposizione degli uomini del Noe, sin dalle prossime ore saranno consegnati ai magistrati del capoluogo salentino, per la successiva analisi.

Jobnews

Condividi su:

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Che tempo fa



Condividi su: