È “Woman at War” il film vincitore del premio LUX di quest’anno. Nell’intervista, il regista Benedikt Erlingsson parla del cambiamento climatico e delle sfide che impone alla politica. K metro 0 – Strasburgo – “Parla della democrazia, dei media, della lotta ambientale e del diritto delle persone di agire andando anche oltre le regole”, questo
È “Woman at War” il film vincitore del premio LUX di quest’anno. Nell’intervista, il regista Benedikt Erlingsson parla del cambiamento climatico e delle sfide che impone alla politica.
K metro 0 – Strasburgo – “Parla della democrazia, dei media, della lotta ambientale e del diritto delle persone di agire andando anche oltre le regole”, questo è il modo in cui il regista islandese descrive il suo film. Il suo divertente e surreale “action thriller d’autore con un sacco di musica” usa la natura mozzafiato dell’Islanda per illustrare la drammatica urgenza delle questioni ambientali che stiamo affrontando.
Un entusiasmante appello, un film attivista
“Il mio film è anche un grido d’allarme. C’è una strana cultura di negazione e di procrastinazione del problema. È il nostro stile di vita che dobbiamo cambiare ed è una grande sfida per la nostra generazione”, ha dichiarato Erlingsson durante la diretta Facebook tenutasi dopo il conferimento del premio.
Woman at war (Kona fer í stríð) racconta la doppia vita di un’insegnante di musica, Halla, che è anche un’appassionata attivista ecologista. Quando sta per compiere la sua azione più clamorosa, sabotare lo stabilimento di produzione d’alluminio che sta distruggendo gli altipiani islandesi, la protagonista scopre che la sua domanda di adozione è stata finalmente accettata e c’è una bambina in Ucraina che la aspetta. In quel momento, Halla affronta il dilemma di come poter unire la sua lotta per l’ambiente con il suo profondo desiderio di diventare madre. Troverà la forza nella natura e nelle persone che supportano la sua causa.
“Le donne salvano continuamente il mondo”
Quando gli abbiamo chiesto perché avesse scelto una donna come protagonista (interpretata da Halldóra Geirharðsdóttir), Benedikt Erlingsson ha risposto: “Le donne salvano continuamente il mondo. Talvolta usano strategie diverse da quelle adottate dagli uomini. Di questi tempi, il mondo ha bisogno di essere salvato e nella lotta ambientale le donne sono spesso in prima linea”.
Il film e il dibattito politico
Durante la premiazione tenutasi in plenaria, il Presidente Antonio Tajani ha dichiarato: “I film finalisti affrontano tre temi chiave per il futuro dell’Europa: il rischio legato ai nazionalismi estremi, l’urgenza di azione per salvare l’ambiente e il bisogno di trovare una risposta coerente e coesiva al problema immigrazione.” Ha poi aggiunto: “Mostrandoci dei punti di vista nuovi e personali su questa nostra Europa, avete contribuito significativamente al dibattito politico che si tiene quotidianamente in questa istituzione”.
In merito alle elezioni europee di maggio 2019, Benedikt Erlingsson ha anche aggiunto: “Siamo l’ultima generazione che può fare qualcosa contro il cambiamento climatico. Se non facciamo niente, sarà troppo tardi per i nostri figli. Questo è il motivo per cui dobbiamo votare, è uno dei più grandi strumenti che abbiamo nella nostra lotta per salvare il mondo”.
I finalisti del premio LUX 2018 sono Styx, Woman at war e L’altro lato di ogni cosa. Scopri di più sui film finalisti e sulle date di distribuzione nei cinema più vicini.
Potete scegliere il vostro film preferito per il premio speciale del pubblico e avere la possibilità di annunciare voi stessi il vincitore al prossimo Festival internazionale di cinema di Karlovy Vary in Repubblica Ceca.
In sostegno al cinema europeo
Negli ultimi dodici anni il Premio Lux ha contribuito alla promozione dei film europei.
Come? Ogni anno il Parlamento europeo copre i costi dei sottotitoli in ventiquattro lingue per i tre film finalisti. Finanzia, inoltre, l’adattamento per il pubblico non vedente e non udente e il sostegno alla promozione internazionale del film vincitore.
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