K metro 0 – Parigi – “Il nazionalismo è un tradimento del patriottismo”: convocati a Parigi decine di capi di Stato e di governo per celebrare i 100 anni dalla fine della prima guerra mondiale, Emmanuel Macron non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione per denunciare i nazionalismi e i rischi per la pace. E con lui lo hanno
K metro 0 – Parigi – “Il nazionalismo è un tradimento del patriottismo”: convocati a Parigi decine di capi di Stato e di governo per celebrare i 100 anni dalla fine della prima guerra mondiale, Emmanuel Macron non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione per denunciare i nazionalismi e i rischi per la pace. E con lui lo hanno fatto anche Angela Merkel e il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres: tutti hanno ammonito che il risorgere dei nazionalismi rappresenta una minaccia per la pace. Tra i 70 capi di Stato arrivati all’Arco di Trionfo per le celebrazioni, c’era anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che si fa un punto di onore del proprio nazionalismo; e lui ancora una volta ha seguito un’agenda propria. Quando nel pomeriggio tutti i leader si sono riuniti all’apertura del Forum per la Pace, occasione per sottolineare la forza del multilateralismo, il presidente americano, alfiere della “America First” e principale destinatario del messaggio, se n’è andato tutto solo al cimitero alla periferia di Parigi, in onore dei soldati americani uccisi nella Grande guerra. Del resto, né lui né il presidente russo Vladimir Putin si erano uniti agli altri capi di Stato nella passeggiata simbolica sugli Champs-Elysees. i due però sono riusciti a parlarsi brevemente.
Si parlava da settimane che Trump e Putin potessero incontrarsi a Parigi, ebbene uno scambio c’è stato, anche se non un faccia-a-faccia. Putin ha anche detto che lui e Trump – che sono in disaccordo su una serie di questioni, a cominciare dalle sanzioni di Washington e il ritito dal trattato nucleare – hanno avuto una conversazione breve ma positiva (i due erano seduti l’uno di fronte all’altro durante il pranzo all’Eliseo). La presidenza francese ha fatto poi sapere che i due leader hanno parlato in inglese – Vladimir Putin, assistito dal suo interprete – di questioni internazionali, compresa la situazione in Medio Oriente (Siria, Iran e Arabia Saudita), ma anche di Corea del Nord; e che anche Merkel, a tratti, ha partecipato allo scambio.
“Mettendo i nostri interessi al primo posto e sostenendo che gli altri non contano cancelliamo ciò che rende una nazione preziosa, ciò che la rende viva, ciò che la rende grande e più importante di tutto, i suoi valori morali”, ha scandito Macron. E mettendo in guardia dai rischi per la pace derivanti da “isolamento, violenza o dominio”, ha invitato a “costruire speranze, piuttosto che giocare con la paura l’uno contro l’altro”. La cancelliera tedesca, Angela Merkel, gli ha dato manforte lanciando l’allarme contro “l’ottuso nazionalismo” e sottolineando il rischio proveniente dal mettere di nuovo in discussione il progetto di pace europea. “La mia preoccupazione è che le visioni di cieco nazionalismo possano di nuovo guadagnare terreno”.
Un allarme che arriva in un momento di crescente tensione tra liberali e populisti in Europa, ma anche tra Europa e Stati Uniti, dopo due anni di presidenza Trump. In piazza diverse centina di manifestanti hanno sfidato la pioggia battente: raccolti a place de la Republique sotto un palloncino gigante che rappresentava Donald Trump come un bambino burbero in pannolino, i manifestanti hanno sbandierato cartelli contro l’inquilino della Casa Bianca. gli slogan erano tutti a senso unico: “Mr. Odio, lascia l’Europa”, “No Giustizia, No Pace”, “Trump = Guerra”.
Redazione Jobsnews di Beppe Pisa