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Dichiarazione del Primo Vicepresidente Frans Timmermans e della Commissaria Vĕra Jourová in occasione dell’80º anniversario della “Kristallnacht” (Notte dei cristalli)

Dichiarazione del Primo Vicepresidente Frans Timmermans e della Commissaria Vĕra Jourová in occasione dell’80º anniversario della “Kristallnacht” (Notte dei cristalli)

K metro 0 – Bruxelles – 80 anni fa, nel volgere di una notte, la vita e la storia degli ebrei d’Europa cambiarono per sempre. L’antisemitismo di Stato del regime nazista provocò l’assassinio di cittadini ebrei, la distruzione di sinagoghe e il saccheggio di abitazioni e di imprese di proprietà di cittadini ebrei. Durante la

K metro 0 – Bruxelles – 80 anni fa, nel volgere di una notte, la vita e la storia degli ebrei d’Europa cambiarono per sempre. L’antisemitismo di Stato del regime nazista provocò l’assassinio di cittadini ebrei, la distruzione di sinagoghe e il saccheggio di abitazioni e di imprese di proprietà di cittadini ebrei. Durante la Kristallnacht, circa 30 000 ebrei furono deportati nei campi, un evento che segnò l’inizio dell’Olocausto e dello sterminio di massa di sei milioni di ebrei. Oggi è necessario fare una pausa di riflessione e ricordare a noi stessi per quale motivo dobbiamo fare tutto quanto è in nostro potere per impedire che eventi come questo accadano nuovamente.

I motivi per essere vigilanti non mancano, perché a dispetto degli orrori del nostro passato, alcuni recenti accadimenti dimostrano che l’antisemitismo è ancora presente nella nostra società ed esistono ancora individui che negano che tali eventi siano successi. I cittadini ebrei vengono ancora aggrediti e minacciati nelle strade di molti paesi dell’UE, le espressioni di odio razziale continuano a diffondersi e l’incitamento alla violenza trova ancora spazio, non da ultimo online. L’odio razziale è iniziato con un discorso e si è poi trasformato in atti di violenza; e ancora oggi tale possibilità esiste, come dimostrano gli atroci omicidi commessi a Tolosa, Bruxelles, Parigi, Copenaghen e, più di recente, a Pittsburgh, negli Stati Uniti.

Non possiamo permettere che un’amnesia collettiva si impadronisca della nostra società. È nostro dovere continuare ad insegnare alle nuove generazioni quanto è successo e come placare i demoni che ancora si agitano nel cuore dell’Europa – in modo che nessuno dimentichi. È per questo motivo che abbiamo deciso di stanziare fondi per la memoria europea e che la Commissione contribuisce a sensibilizzare e ad informare i cittadini sull’Olocausto.

Per poterlo combattere efficacemente, poi, è anche necessario comprendere meglio il fenomeno dell’antisemitismo. Ecco perché la Commissione continua a sostenere gli Stati membri e la società civile affinché migliorino la circolazione delle informazioni sugli episodi di antisemitismo nell’UE. La Commissione ha nominato un coordinatore per la lotta contro l’antisemitismo, incaricato di mantenere i contatti con le comunità ebraiche e di rafforzare la collaborazione con le organizzazioni internazionali, gli Stati membri e le ONG. Il progetto European Holocaust Research Infrastructure, realizzato nel quadro del programma Orizzonte 2020, che si prefigge di rafforzare la rete della ricerca europea sull’Olocausto, è il più grande programma di ricerca sull’Olocausto finanziato dall’UE e può contare su una dotazione di 8 milioni di €.

I cittadini ebrei non si dovranno più trovare nella situazione di chiedersi se i loro figli potranno avere un futuro in Europa. Né dubitare che le autorità li proteggeranno e ne garantiranno la sicurezza. Nessuno, nell’Unione europea, dovrebbe più avere paura di andare in sinagoga o di portare la kippah. Oggi – e sempre – la Commissione europea si oppone risolutamente ad ogni forma di antisemitismo. Per questo continueremo a lottare senza tregua contro i pregiudizi e gli stereotipi in Europa – indipendentemente dalle persone che ne sono vittima – e difenderemo sempre il diritto dei cittadini di praticare la propria religione – qualsiasi essa sia – liberamente e senza timori.”

Contesto

Per combattere l’antisemitismo, la Commissione europea si attiva in modi diversi, ad esempio monitorando il modo in cui viene applicata la legislazione europea sulla lotta contro l’antisemitismo e offrendo agli Stati membri consulenza su come affrontare i discorsi e i reati legati all’incitamento all’odio antisemita.

Nel 2015 il Primo Vicepresidente Timmermans e la Commissaria Jourová hanno nominato un coordinatore della Commissione per la lotta contro l’antisemitismo, incaricato di mantenere i contatti con le comunità ebraiche e rafforzare la collaborazione con le organizzazioni internazionali, gli Stati membri e le ONG.

Oggi, l’Agenzia dell’UE per i diritti fondamentali ha pubblicato i dati inviati dagli Stati membri relativi ad incidenti di natura antisemita. Tali dati dimostrano che la registrazione di tali episodi non è sempre efficace o comparabile e ciò contribuisce ad un livello carente di segnalazioni, che altera la percezione della portata, della natura e delle caratteristiche dell’antisemitismo presente oggi nell’Unione europea. Il 10 dicembre 2018, l’Agenzia dell’UE per i diritti fondamentali presenterà le conclusioni di una vasta indagine sull’esperienza e sulla percezione dell’antisemitismo da parte delle comunità ebraiche dell’UE.

L’8 e il 9 novembre, la Commissione europea terrà la sua sessione annuale di formazione sull’antisemitismo destinata alla sensibilizzazione del suo personale alla lotta contro l’antisemitismo.

Più in generale, per combattere la diffusione dell’incitamento all’odio in Europa, nel maggio 2016 la Commissione europea ha adottato il codice di condotta per contrastare l’illecito incitamento all’odio online, con Facebook, Twitter, YouTube e Microsoft.

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