K metro 0 – Bruxelles – A seguito degli aggiornamenti apportati dall’UE alle sue norme in materia di servizi di media audiovisivi, la televisione tradizionale e nuovi servizi quali la trasmissione a richiesta si troveranno a competere in condizioni di parità. Anche le piattaforme per la condivisione di video saranno per la prima volta soggette a
K metro 0 – Bruxelles – A seguito degli aggiornamenti apportati dall’UE alle sue norme in materia di servizi di media audiovisivi, la televisione tradizionale e nuovi servizi quali la trasmissione a richiesta si troveranno a competere in condizioni di parità. Anche le piattaforme per la condivisione di video saranno per la prima volta soggette a norme che garantiranno una migliore protezione degli spettatori, e in particolare dei minori, da contenuti violenti o dannosi o dall’incitamento all’odio.
Le nuove norme mirano inoltre ad aumentare la diversità culturale e a promuovere i contenuti europei introducendo una percentuale di almeno 30% di contenuti europei nel catalogo dei fornitori di servizi di media audiovisivi a richiesta.
Il Consiglio ha adottato la nuova direttiva il 6 novembre. Si tratta della fase finale del processo legislativo.
La nuova direttiva modifica una direttiva del 2010 relativa alla fornitura di servizi di media audiovisivi. Da allora il mercato dei servizi di media audiovisivi ha subito un’evoluzione significativa. La rapida evoluzione tecnica ha favorito nuovi tipi di servizi, le abitudini dei telespettatori sono cambiate e i contenuti generati dagli utenti hanno acquisito importanza. Il quadro giuridico è attualmente in fase di aggiornamento per tenere conto di tale evoluzione.