K metro 0 – Forlì – “La manifestazione che si è svolta a Predappio il 28 ottobre 2018 è senza dubbio alcuno apologia del fascismo”: l’Anpi, nella persona del presidente nazionale, Carla Nespolo, ha presentato una denuncia-querela alla Procura di Forlì in seguito a quanto avvenuto nel paese natale di Benito Mussolini durante la manifestazione
K metro 0 – Forlì – “La manifestazione che si è svolta a Predappio il 28 ottobre 2018 è senza dubbio alcuno apologia del fascismo”: l’Anpi, nella persona del presidente nazionale, Carla Nespolo, ha presentato una denuncia-querela alla Procura di Forlì in seguito a quanto avvenuto nel paese natale di Benito Mussolini durante la manifestazione dei nostalgici per celebrare la ricorrenza della Marcia su Roma. Nella querela, tra i reati indicati c’è, appunto, l’apologia del fascismo. Secondo l’Anpi, l’iniziativa ha rappresentato l’occasione “per una rievocazione criminale del fascismo: dalle divise al saluto romano, è stato tutto un celebrare il ventennio, in spregio della barbarie che esso ha rappresentato”. È sufficiente esaminare i video pubblicati sui siti dei giornali maggiormente diffusi per verificare come serpeggi chiaramente tra i manifestanti – ha lamentato il presidente nazionale dell’Anpi – il desiderio di un ritorno al passato, espresso chiaramente nella frase ‘Mussolini rappresenta il futuro’”. L’Associazione nazionale dei partigiani giudica poi “particolarmente gravi” due episodi. “Durante il raduno è stato portato a celebrare Mussolini un ragazzino, evidentemente incoraggiato dalla madre ad indossare la divisa dei Balilla – questa la ricostruzione dell’Anpi- e che ripeteva ossessivamente quanto la mamma andava dicendo ai cronisti. Segnale inequivocabile del fatto che, in un momento di completa perdita dei valori, anche la gioventù è educata all’odio”.
Secondo Carla Nespolo “non meno terrificante l’immagine di Selene Ticchi D’Urso, candidata nel 2017 a Budrio quale sindaco, che alla celebrazione di Predappio indossava una maglietta con la scritta ‘Auschwitzland’: l’interessata, che peraltro non era la sola ad esibire quella disgustosa figura, ha ironizzato sul fatto che si trattasse di una scelta mossa da humor nero. E, invece – conclude il presidente nazionale dell’Anpi – trattasi chiaramente di una sprezzante istigazione all’odio razziale, peraltro in un momento pericolosissimo di forte tensione sociale”. La denuncia-querela, rende noto l’Anpi, è stata presentata “nei confronti di Selene Ticchi D’Urso e di tutti coloro che hanno partecipato alla cerimonia di Predappio del 28 ottobre 2018 (ovvero che non l’hanno impedita), dei quali si chiede l’identificazione”.
Redazione Jobsnews