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Roma. Sciopero di 24 ore e presidio dei lavoratori di Ama in Campidoglio. Durissime prese di posizione, contro l’amministrazione M5S, di Fassina e del Pd

Roma. Sciopero di 24 ore e presidio dei lavoratori di Ama in Campidoglio. Durissime prese di posizione, contro l’amministrazione M5S, di Fassina e del Pd

K metro 0 – Roma – Si è svolto lo sciopero di 24 ore dei lavoratori e delle lavoratrici di Ama, con un sit-in in piazza del Campidoglio che ha visto la partecipazione di centinaia di lavoratori dell’azienda partecipata dal Comune di Roma. “Abbiamo assunto in questi mesi un atteggiamento di massima collaborazione con i

K metro 0 – Roma – Si è svolto lo sciopero di 24 ore dei lavoratori e delle lavoratrici di Ama, con un sit-in in piazza del Campidoglio che ha visto la partecipazione di centinaia di lavoratori dell’azienda partecipata dal Comune di Roma. “Abbiamo assunto in questi mesi un atteggiamento di massima collaborazione con i vertici dell’azienda municipalizzata, e dato ai vertici di Roma Capitale tutto il tempo per dare seguito alle dichiarazioni sul futuro pubblico di Ama, oltreché agli accordi sottoscritti per lo sblocco delle assunzioni”, hanno fatto sapere in una nota congiunta, i segretari generali di Fit-Cisl, Filt Cgil e Fiadel di Roma e del Lazio, Marino Masucci, Natale di Cola e Massimo Cicco.

Lo sciopero, secondo i sindacati, era inevitabile: “con il bilancio ancora fermo si va verso il blocco delle linee di credito e ora sono a rischio anche gli stipendi dei lavoratori. Senza un’azione concreta che consenta ad Ama di gestire le proprie risorse, sarà il default dell’azienda e Roma ogni giorno sarà a rischio emergenza”. Dopo il sit in, hanno annunciato “informeremo la popolazione con un volantinaggio in tutta la città per spiegare ai cittadini che la battaglia è di tutti, e che non sono lavoratrici e lavoratori a frenare lo sviluppo e gli obiettivi dei servizi ambientali della Capitale”.

Fassina (Sinistra X Roma): “Quali programmi per l’azienda?”. Denuncia del Pd: “Raggi rischia di far fallire Ama”.

Durissima la presa di posizione di Fassina (Sinistra per Roma): “La sindaca e l’assessore Lemmetti continuano a bloccare l’approvazione del bilancio 2017 di Ama, nonostante il presidente Bagnacani, nominato dalla sindaca stessa, abbia presentato un documento verificato dai revisori. Basta, la Giunta dia ok al bilancio Ama. Roma non può continuare a pagare i conflitti dentro il M5S. Perché la Giunta Raggi continua a tenere ostaggio un’azienda, i suoi lavoratori e lavoratrici e, soprattutto, a rinviare il rilancio di un servizio drammaticamente carente? Qual è l’obiettivo? Portare avanti una privatizzazione surrettizia? Abbiamo chiesto un consiglio comunale straordinario da oltre un mese. Il presidente De Vito lo convochi e gli assessori Lemmetti e Montanari vengano a spiegare quali programmi hanno per l’azienda” ha concluso Fassina.

Poi il Pd: “La Giunta Raggi rischia di far fallire l’Ama. Oggi la sindaca Raggi e la sua giunta, che da mesi rimandano l’approvazione del bilancio dell’azienda comunale, hanno costretto i sindacati allo sciopero e la città ad una ennesima umiliazione. Siamo a fianco dei lavoratori che nella stragrande maggioranza si sono astenuti dal lavoro per difendere il futuro dell’azienda, un servizio di nettezza urbana dignitoso che ridoni decoro alla città e i loro stipendi di novembre messi a serio rischio dall’irresponsabilità dell’amministrazione M5S”. Così in una nota i consiglieri capitolini del Pd Marco Palumbo, Ilaria Piccolo e Giovanni Zannola. “A chi giova la prova di forza messa in atto dal Campidoglio sul bilancio della municipalizzata? I 18 milioni di euro oggi non riconosciuti dal Comune erano già stati iscritti in bilancio e senza contestazione anche nei documenti contabili dell’anno precedente – aggiungono dal Pd -. Perché oggi non si riconosce alla società di via Calderon della Barca quello che è stato già riconosciuto ieri? Si vogliono preparare le condizioni per mettere in atto iniziative di natura privatistica? Dopo la chiusura di Malagrotta erano stati stanziati fondi per l’impiantistica volti a rendere Ama autonoma in tutto e per tutto nell’intero ciclo industriale dei rifiuti”. “La sindaca e la Giunta debbono dare risposte ai cittadini e ai lavoratori – sottolineano i consiglieri -. Da oltre un mese abbiamo chiesto un consiglio straordinario sull’emergenza rifiuti e su Ama. La Sindaca, se ancora governa la città, venga in aula e spieghi. Mentre la raccolta differenziata è ferma, il porta a porta funziona a singhiozzo e i cumuli di rifiuti crescono come le proteste dei cittadini, il Campidoglio preferisce una rissa fratricida con Ama a danno dei cittadini romani e del decoro della Capitale. Una rissa che non passa inosservata agli occhi di banche che minacciano la chiusura delle linee di credito, e delle aziende erogatrici di servizi per Ama preoccupate della solvibilità dell’azienda”, concludono.

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