K metro 0 – Roma – Per le prossime elezioni europee, il movimento dei Cinque Stelle, sta preparando una nuova carta. Un contratto, sul modello di quanto già fatto in Italia con la Lega. Ricalcato sul manifesto programmatico che il M5S presenterà a inizio del 2019, verrà sottoposto ai possibili alleati per nuovo gruppo nel
K metro 0 – Roma – Per le prossime elezioni europee, il movimento dei Cinque Stelle, sta preparando una nuova carta. Un contratto, sul modello di quanto già fatto in Italia con la Lega. Ricalcato sul manifesto programmatico che il M5S presenterà a inizio del 2019, verrà sottoposto ai possibili alleati per nuovo gruppo nel Parlamento europeo, guidato dal Movimento.
L’europarlamentare siciliano, Ignazio Corrao, intervistato da un quotidiano, ha affermato: “È la carta per le prossime elezioni europee dei Cinque Stelle. Il voto cambierà la maggioranza e gli equilibri politici in Parlamento, e noi vogliamo fare da catalizzatore per tante delegazioni che non si riconoscono nella destra o nella sinistra. Vogliamo costruire un nuovo gruppo, e con l’attuale regolamento pre-Brexit, per farlo servono almeno 25 parlamentari e rappresentanti di sette nazionalità diverse. Nel 2014, prendendo il 21 per cento, siamo stati eletti in 17: quindi questa volta potremmo avere i numeri minimi per il gruppo (con il 30 per cento si eleggono tra i 25 e i 28 parlamentari). Però bisogna trovare altre delegazioni. I contatti ad ampio raggio sono già partiti da tempo.
Ma il M5S guarda anche ai gruppi che ancora non sono sbarcati a Bruxelles. E per convincerli si partirà da un contratto, che potremo stipulare prima o subito dopo il voto. E la base dell’accordo sarà il manifesto per l’Europa. Dentro ci saranno i nostri valori, e il primo punto sarà la lotta all’austerità. Poi ci saranno temi come la lotta alla corruzione e le politiche ambientali, fino alla riorganizzazione dell’immigrazione, con una revisione del Trattato di Dublino che porti alla redistribuzione dei migranti per quote obbligatorie tra i vari Paesi. E i nostri iscritti ratificheranno tutto sul web”.
A Corrao è stato chiesto se il contratto sarà aperto a tutti, compresi la Lega e il Front National di Marine Le Pen? L’eurodeputato ha replicato: “Ci sono partiti che hanno connotati molto chiari che non coincidono con i nostri. E ho i miei seri dubbi che una come La Pen, catalogata con i sovranisti, possa aderire. In generale, noi non vogliamo stare con i partiti dell’establishment, che siano i liberali oppure i socialisti, così come con l’estrema destra o l’estrema sinistra, e qui penso a Podemos, dove ha prevalso la linea di Pablo Iglesias di fare da stampella dei socialisti”.
Infine, Corrao ha puntualizzato: “Noi siamo completamente diversi da Le Pen e dalla Lega, che in Europa ha cinque eletti e ai lavori non partecipa quasi mai. Noi siamo rispettati, tanto che abbiamo eletto un vicepresidente (Fabio Massimo Castaldo) e siamo stati relatori di dossier come la direttiva antiriciclaggio, che ho seguito io. E poi abbiamo un’identità diversa dal Carroccio”.
Per il dopo Juncker, non sappiamo ancora quale candidato sosterrà il M5S per la Commissione Europea.
Forza Italia con Berlusconi, dopo il parere di Tajani e degli eurodeputati, ha scelto Manfred Weber, capogruppo del PPE al Parlamento europeo, che sembrerebbe avere più possibilità rispetto al finlandese Stubb. Il candidato del PPE sarà deciso al congresso di Helsinki nei giorni 7 e 8 novembre prossimi. Il Partito Democratico sosterrà l’olandese Timmermans attualmente vice di Juncker. Per il fronte sovranista circola il nome di Matteo Salvini.
di Salvatore Rondello