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Tragedia in una scuola di Kerch, in Crimea: autore uno studente diciottenne, inquirenti, moventi ancora oscuri

Tragedia in una scuola di Kerch, in Crimea: autore uno studente diciottenne, inquirenti, moventi ancora oscuri

K metro 0 – Mosca – A Kerch, nella Crimea orientale, nei pressi del Mar d’Azov, 19 persone sono morte e più di 40 sono rimaste ferite, in un attacco nella mattinata del 17 ottobre, con arma da fuoco, nella mensa del Politecnico. Questo l’annuncio ufficiale fatto dal governatore della Crimea, Sergei Aksyonov, riportato dalla storica agenzia stampa Tass.

K metro 0 – Mosca – A Kerch, nella Crimea orientale, nei pressi del Mar d’Azov, 19 persone sono morte e più di 40 sono rimaste ferite, in un attacco nella mattinata del 17 ottobre, con arma da fuoco, nella mensa del Politecnico. Questo l’annuncio ufficiale fatto dal governatore della Crimea, Sergei Aksyonov, riportato dalla storica agenzia stampa Tass.

Un attacco che gli inquirenti – ripresi, inizialmente, da varie agenzie stampa, in un primo tempo avevano attribuito a un attentato terroristico: scatenando le più varie congetture sugli autori (terroristi, Oppositori, Separatisti o ancora, squilibrati mossi da torbide vicende personali). Un alto funzionario russo in Crimea, nelle prime ore del pomeriggio, ha chiarito la situazione: annunciando che l’autore dell’attacco al college era uno studente che poi si è ucciso. Prima di aprire il fuoco, aveva fatto esplodere un ordigno nella mensa della scuola.

La maggior parte dei feriti sono adolescenti, riportano i media russi: dei circa 40 feriti, 6 sono gravi, e una trentina è stata ricoverata negli ospedali di Sinferopoli e Krasnodar. L’assalitore “si è sparato. Era al quarto anno dell’istituto professionale di Kerch. Il suo corpo è stato trovato in biblioteca al secondo piano”, ha riferito in tv il governatore Aksyonov. Lo studente si chiamava Vladislav Roslyakov e aveva 18 anni, ha detto il comitato investigativo, secondo quanto riportato da “Russia Today”.

Sempre “Russia Today” riferisce che i testimoni della strage, nel caos   generale, hanno parlato erroneamente di più uomini, mascherati, che avrebbero aperto il fuoco con fucili da guerra, Gli inquirenti, confermando che l’assalitore era solo, hanno derubricato inoltre l’accaduto da “attacco terroristico” a “omicidio plurimo”.  Al primo piano della scuola, ha spiegato il portavoce della commissione nazionale antiterrorismo, Andrei Przhezdomsky, è stata ritrovata un’altra carica esplosiva pronta, che gli artificieri stanno esaminando.

Roslyakov era un residente del posto, la città di Kerc; la madre, Galina Roslyakova, con la quale viveva dopo la separazione dei genitori, lavora al Centro Oncologico locale. Gli inquirenti precisano di avere anche le immagini del ragazzo che spara e poi si uccide con la stessa arma, riprese dalle telecamere interne alla scuola: fucile da caccia per il quale il giovane aveva ottenuto, da pochi giorni, regolare porto d’armi (come riferito dal “Comitato della Crimea per i diritti del bambino”).

Inevitabile, il paragone con la storica strage di Columbine, in Colorado, del 1999 (13 persone uccise e 24 ferite da 2 studenti a colpi d’ arma da fuoco): mentre il video tratto dalle telecamere di sicurezza, circolante su Telegram e pubblicato dal canale televisivo “Mesh”, mostra un ragazzo biondo, coi capelli corti e una felpa nera col cappuccio, che tiene in mano un grosso fucile. Ma altre immagini, circolanti già in rete, mostrano Roslyakov vestito in modo simile proprio ad Eric Harris, uno degli autori del tragico “Bowling” di Columbine: pantaloni scuri e maglietta bianca con scritte nere. È possibile – sottolineano sempre alcuni massmedia russi – che il ragazzo fosse suggestionato dai tanti serial killer degli ultimi anni, e specialmente proprio da quelli di Columbine. Mentre sembra che il nick da lui adoperato sul web fosse “Reich” (in Crimea, ricordiamo, è ancora vivo il ricordo delle deportazioni fatte nel 1942 dal Governo sovietico, ai danni delle minoranze nazionali – anche italiana – abitanti nella penisola, accusate d’aver collaborato con gli invasori nazisti per protesta contro lo stalinismo)..

Ma si tratta di aspetti che solo un’indagine approfondita – col controllo anche dei file presenti nel pc del ragazzo –   potrà chiarire. Stabilito che l’assalitore era solo, va tuttavia appurato se può aver organizzato la strage con altri, e se comunque, alla base di tutto, possa esserci stato anche un fattore ideologico. “Le ragioni di questa tragedia e le teorie in proposito saranno oggetto di una inchiesta approfondita”, ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin. “L’opinione pubblica sarà informata dei risultati di questo sforzo delle agenzie di sicurezza e dei servizi speciali”, ha aggiunto, citato dalla Tass. Il traffico in Crimea è stato rallentato, e tutta la regione è in stato d’emergenza.

Fabrizio Federici

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