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Spagna. Accordo Psoe-Podemos per la manovra più di sinistra di sempre: patrimoniale, salario minimo a 900 euro, giù tasse universitarie, edilizia popolare

Spagna. Accordo Psoe-Podemos per la manovra più di sinistra di sempre: patrimoniale, salario minimo a 900 euro, giù tasse universitarie, edilizia popolare

K metro 0 – Madrid – Il presidente del Consiglio spagnolo, il socialista Pedro Sanchez e il segretario di Podemos, Pablo Iglesias si sono accordati su una piattaforma di netta rottura rispetto alle politiche portate avanti negli scorsi anni dal centrodestra e dallo stesso Psoe. Al centro dell’intesa c’è l’aumento del salario minimo, che sale

K metro 0 – Madrid – Il presidente del Consiglio spagnolo, il socialista Pedro Sanchez e il segretario di Podemos, Pablo Iglesias si sono accordati su una piattaforma di netta rottura rispetto alle politiche portate avanti negli scorsi anni dal centrodestra e dallo stesso Psoe. Al centro dell’intesa c’è l’aumento del salario minimo, che sale da 735 euro a 900 euro e l’incremento della tassa patrimoniale, che cresce dell’1% sui patrimoni oltre 100 milioni di euro. L’accordo tra Psoe e Podemos sul bilancio anti-austerità per il 2019, per passare in Parlamento, avrà bisogno dei voti dei nazionalisti baschi e degli indipendentisti catalani. Nella piattaforma è previsto anche il piano per le case popolari, una maggiore protezione per gli inquilini e la regolamentazione da parte dei consigli sui prezzi degli affitti nelle aree economicamente depresse.

Secondo il giornale El Espanol si tratta della manovra più di sinistra della storia della Spagna postfranchista. È urgente risanare le cicatrici dell’austerità” ha scritto nel preambolo alla legge Sanchez, che guisa un governo di minoranza socialista. Nell’accordo inoltre è scritto che gli ultimi sette anni di governo dei popolari hanno impoverito la popolazione, favorendo una piccola minoranza: “Tutti i sacrifici sono ricaduti sulle classi medie e i lavoratori” e con “con la scusa della crisi si è dispiegata un’austerità ad oltranza che si è concentrata esclusivamente sulla riduzione della spesa pubblica”.

Tra gli impegni presi c’è anche l’abrogazione “entro la fine del 2018” degli “aspetti più dannosi della riforma del lavoro del 2012, in particolare in materia di contrattazione collettiva”. Riducendo anche la distanza tra lavoro a tempo indeterminato e precariato, rendendo più stringenti le norme per le imprese che utilizzano la cosiddetta flessibilità e maggiori controlli contro le false partite Iva. Sono inoltre previste misure per equiparare il congedo parentale tra uomini e donne (otto settimane) e la riduzione delle tasse universitarie. Inoltre, il governo socialista stima un deficit pubblico del 3,1% nel 2017, del 2,7% nel 2018 e dell’1,8% nel 2018.

Fratoianni (Leu): accordo Podemos-Psoe in Spagna è strada giusta: “L’accordo siglato da Podemos con i Socialisti Spagnoli indica la strada. Altro che fronti repubblicani. Altro che improbabili governi del cambiamento che cambiano tutto per non cambiare nulla”, afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, dopo l’accordo sottoscritto stamani tra il premier Sanchez e il leader Iglesias. “Aumento del salario minimo a 900 euro, aumento dell’imposta patrimoniale – prosegue l’esponente di Leu – riduzione delle tasse universitarie e fondi per l’edilizia popolare. È su questo terreno, sulla radicale revisione delle politiche di questi anni che si costruisce un argine – conclude Fratoianni – alla destra nazionalista e reazionaria”.

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