K metro 0 – Strasburgo –  “Posso rendere omaggio al Consiglio d’Europa per il prezioso sostegno che ha dato alla Tunisia in questo periodo di transizione democratica e per il suo impegno ad accompagnarci nell’attuazione delle disposizioni costituzionali e nel processo di riforma dei quadri istituzionali e legali della Tunisia”, ha affermato Il ministro degli esteri tunisino Khemaies Jhinaoui, rivolgendosi a PACE oggi.

Il ministro degli Esteri ha affermato che il suo paese ha mostrato uno “spirito pionieristico nel mondo arabo” nell’iniziare l’allineamento del suo quadro giuridico e istituzionale con quello del Consiglio d’Europa. L’aiuto dell’organizzazione è stato “molto apprezzato”, ha detto, se coinvolge la creazione di nuovi organi di governo, la riforma del sistema giudiziario, la lotta alla corruzione, il consolidamento della libertà di stampa, la lotta alla violenza contro le donne o la protezione dei bambini dagli abusi sessuali.

Il ministro ha anche citato il sostegno fornito da organi specializzati del Consiglio come la Commissione di Venezia e il CEPEJ.

Jhinaoui ha detto che il suo paese ha sempre guardato all’Europa come un “porto di ancoraggio” e aspirava a seguire il modello del continente della società moderna e democratica, “un modello di società giusta, libera e prospera”.