K metro 0 – Strasburgo – Mentre il Comitato di esperti della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie , riconosce gli sforzi compiuti dalle autorità nella protezione delle lingue regionali e minoritarie parlate in Finlandia, raccomanda che siano necessarie ulteriori misure, secondo una relazione pubblicato oggi. Lo svedese ha una posizione forte come lingua nazionale in Finlandia, tuttavia,
K metro 0 – Strasburgo – Mentre il Comitato di esperti della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie , riconosce gli sforzi compiuti dalle autorità nella protezione delle lingue regionali e minoritarie parlate in Finlandia, raccomanda che siano necessarie ulteriori misure, secondo una relazione pubblicato oggi.
Lo svedese ha una posizione forte come lingua nazionale in Finlandia, tuttavia, vi sono carenze nell’uso dello svedese nei confronti delle autorità giudiziarie e amministrative, nei servizi sanitari e sociali, principalmente a causa della mancanza di sufficienti competenze linguistiche.
Per quanto riguarda le lingue Sami, sono stati compiuti progressi nello sviluppo di materiali didattici e nella fornitura di “nidi linguistici”; tuttavia, ci sono ancora problemi con la formazione linguistica, e l’uso delle lingue Sami, nei servizi sanitari e sociali, è limitato. Inoltre, il Comitato di esperti raccomanda che l’educazione nelle lingue Sami venga estesa in territori al di fuori della Patria Sami, dove vive più del 60% della popolazione stessa.
La posizione di Romani è debole e un programma di rivitalizzazione della lingua è urgentemente necessario. L’istruzione terziaria in lingua rom è stata introdotta all’Università di Helsinki, ma nell’istruzione obbligatoria l’insegnamento dei rom è molto limitato.
Sul lato positivo, nel 2017 è stato lanciato un piano d’azione per la rinascita della Carelia, ma in generale dovrebbe essere migliorata la consapevolezza delle lingue delle minoranze nell’educazione e nei media, ha concluso il Comitato di esperti. Le autorità finlandesi hanno presentato la loro quinta relazione periodica con un ritardo di oltre sei anni, che ostacola seriamente l’efficacia del meccanismo di monitoraggio.
La Carta europea delle lingue regionali o minoritarie è entrata in vigore in Finlandia nel 1998 e si applica alle seguenti lingue: careliana, rom, russa, Inari, nord e Skolt Sami, svedese, tataro e yiddish.