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Montenegro: Tajani, “Pronti a fare tutto ciò che può essere utile per avviare le necessarie riforme”. Entro 2025 forse ingresso in UE

Montenegro: Tajani, “Pronti a fare tutto ciò che può essere utile per avviare le necessarie riforme”. Entro 2025 forse ingresso in UE

K metro 0 – Strasburgo – L’auspicio del Presidente Tajani giunge nel corso dell’incontro stampa congiunto col presidente del Montenegro Milo Djukanovic, svoltosi a Strasburgo durante la seduta plenaria del Parlamento europeo. È importante ribadire che Djukanovic è il primo leader di un paese candidato all’ingresso in Ue ad essere intervenuto a Strasburgo, in occasione

K metro 0 – Strasburgo – L’auspicio del Presidente Tajani giunge nel corso dell’incontro stampa congiunto col presidente del Montenegro Milo Djukanovic, svoltosi a Strasburgo durante la seduta plenaria del Parlamento europeo. È importante ribadire che Djukanovic è il primo leader di un paese candidato all’ingresso in Ue ad essere intervenuto a Strasburgo, in occasione di una plenaria. Il Presidente Tajani, confermando il pieno sostegno del Parlamento europeo allo Stato del Montenegro, convinto che entrerà a far parte dell’Unione entro il 2025 ha dichiarato: “Siamo pronti a fare tutto ciò che può essere utile per avviare le necessarie riforme”. Inoltre, ha aggiunto: “Il Montenegro è un Paese fortemente europeista per cultura, tradizione e anche per scelta politica”.

Tra gli obbiettivi cruciali quello di rinforzare la cooperazione con Podgorica, la capitale, nella gestione dei flussi migratori e nel controllo delle frontiere esterne. “Ci auguriamo che il Montenegro possa far parte dell’Ue entro il 2025” ha affermato e, rinsaldando l’appartenenza “geografica” del Montenegro all’Europa, ne ribadisce l’eredità culturale e valoriale, ricordando anche alcune ragioni storiche che hanno legato l’Italia al Montenegro. Definendo “irreversibile” il processo di adesione all’Unione, ha invitato il presidente Djukanovic a intensificare i rapporti di collaborazione, al fine di affrontare le sfide in materia di sicurezza e per combattere la minaccia del terrorismo. “E’ nostra responsabilità lavorare insieme anche per gestire i flussi migratori. L’Unione deve essere al vostro fianco anche per opporci insieme all’influenza di chi vuole destabilizzarci” continua fermamente Tajani. Da parte sua il presidente del Montenegro, Milo Djukanovic ha affermato: “Se non ce la faremo e l’Ue dovesse perdere ancora un’occasione per integrare i Balcani occidentali, perderemo tutti”. Impegnandosi a “rendere sempre più europea la società montenegrina”, ha ribadito le responsabilità comuni nel processo di integrazione, lavorando per essere “partner” e non “cavie”. E sul tema dell’immigrazione continua: “Siamo pronti ad accettare un certo numero di rifugiati in linea con la capacità delle nostre strutture”, dichiarandosi disponibile a ricevere altri migranti dall’Italia. La discussione è in corso per decidere quanti possano essere accolti nelle strutture montenegrine. Il Montenegro è stato tra i Paesi che hanno accolto un certo numero di migranti sbarcati dalla Nave della Guardia costiera Diciotti. Dimostrando apertura e disponibilità all’Europa, Djukanovic aggiunge: “Siamo assolutamente preparati a rispondere alle sfide sui flussi migratori”.

Altri punti all’ordine del giorno sono stati la crescita e l’occupazione, presupposti per una stabilità nei Balcani che possa di riflesso nel conferire una solidità all’Europa. Il Montenegro è il Paese dei Balcani occidentali che ha raggiunto più obbiettivi nel progetto di adesione. Partecipando già a progetti europei quali Orizon2020, Erasmus+, Creative Europa ha ottenuto i maggiori finanziamenti europei, in termini pro-capite, per le infrastrutture regionali e per le reti transeuropee dei trasporti e dell’energia.

di Francesca Politi

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