K metro 0 – Berlino – L’Europa punta gli occhi sul pericoloso aumento della violenza neofascista, su cui è aperto il dibattito al PE. L’europarlamentare della Gue/Ngl Eleonora Forenza ha dichiarato: “E’ un fatto importantissimo che al Pe si discuta dell’emergere sempre più diffuso di episodi di aggressione di stampo neofascista, anche alla luce delle
K metro 0 – Berlino – L’Europa punta gli occhi sul pericoloso aumento della violenza neofascista, su cui è aperto il dibattito al PE. L’europarlamentare della Gue/Ngl Eleonora Forenza ha dichiarato: “E’ un fatto importantissimo che al Pe si discuta dell’emergere sempre più diffuso di episodi di aggressione di stampo neofascista, anche alla luce delle violenze da parte di esponenti di Casapound a Bari, avvenute recentemente”, su richiesta della quale il punto è stato inserito all’ordine del giorno della Plenaria dell’Europarlamento.
L’argomento riguarda da vicino anche la Germania, in cui sono scattati gli arresti di sei giovani, di età compresa tra i 20 e i 30 anni, appartenenti ad ambienti neonazisti. Sono accusati di progettare degli attacchi armati in vista del 3 ottobre, nell’importante ricorrenza della Riunificazione tedesca. I sei militanti di estrema destra sono stati accusati, oltre che di aver fondato un gruppo terroristico, di pianificare degli attentati a stranieri e a politici. Il presunto leader del gruppo era già in custodia cautelare. Si tratta del trentunenne, Christian K., fermato il 14 settembre per “turbamento della quiete pubblica”. La Polizia ha perquisito diversi appartamenti in Sassonia e arrestato i sei presunti terroristi tra la Sassonia e la Baviera. “Revolution Chemnitz” è il nome con cui si identificava il gruppo, dal nome della città della Sassonia in cui a fine agosto c’erano state delle manifestazioni di estrema destra contro gli stranieri. Cinque dei sospetti terroristi erano presenti a Chemnitz, accusati in quell’occasione di aver aggredito e ferito diversi stranieri, con bottiglie di vetro, guanti a nocche in acciaio e taser, come dichiarato dalla GBA.
La procura federale ha constatato che il gruppo, per il quale sono già stati emessi i mandati di arresto, stava cercando di procurarsi delle armi semiautomatiche. Si può ipotizzare che tra gli obbiettivi ci fossero ancora gli stranieri, ma anche politici, dipendenti pubblici, giornalisti e membri dell’establishment sociale. Cento gli agenti coinvolti nelle operazioni, sostenuti dalle unità speciali di comando. La data del 3 ottobre in Germania è una data simbolica, in cui quest’anno si ricordano i 27 anni dalla Riunificazione della Germania dell’Est con quella dell’Ovest. Proprio in questa data così importante per tutta la Nazione la banda della “Rivoluzione Chemnitz” pensava di agire.
La GBA in una nota ha dichiarato: “Nel corso di ulteriori indagini abbiamo riscontrato indicazioni tangibili che l’organizzazione perseguiva obiettivi terroristici”. Dalle intercettazioni e dalle chat dei sette componenti del gruppo è stato confermato che i giovani sospettati stavano progettando degli attacchi armati contro politici e stranieri, come ha dichiarato Frauke Koehler, portavoce della GBA. Il ministro federale dell’Interno Horst Seehofer ha messo in guardia contro una minaccia terroristica molto elevata e ha dichiarato: “Questa è la realizzazione del nostro principio, tolleranza zero nei confronti degli estremisti di destra”. Il presunto gruppo terrorista “Rivoluzione Chemnitz” aveva l’obbiettivo di diffondere più terrore della NSU, violenta cellula terroristica tedesca di estrema destra, di matrice neonazista, che ha commesso crimini tra il 1997 e il 2011. “Teppisti, skinhead e neo-nazisti si uniscono in gruppi pericolosi per diffondere paura e odio con gravi atti di violenza”, ha dichiarato il ministro della Giustizia federale Katarina Barley.
di Francesca Politi