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Con l’iniziativa Spotlight l’Unione europea e le Nazioni Unite uniscono le forze per porre fine al femminicidio in America Latina

Con l’iniziativa Spotlight l’Unione europea e le Nazioni Unite uniscono le forze per porre fine al femminicidio in America Latina

Oggi l’Unione europea e le Nazioni Unite annunciano un contributo finanziario di 50 milioni di € per porre fine al femminicidio in America Latina. K metro 0 – Bruxelles – In America Latina il femminicidio miete 12 vittime ogni giorno. Con l’investimento odierno di 50 milioni di €, l’iniziativa Spotlight UE-ONU finanzierà programmi nuovi e innovativi in

Oggi l’Unione europea e le Nazioni Unite annunciano un contributo finanziario di 50 milioni di € per porre fine al femminicidio in America Latina.

K metro 0 – Bruxelles – In America Latina il femminicidio miete 12 vittime ogni giorno. Con l’investimento odierno di 50 milioni di €, l’iniziativa Spotlight UE-ONU finanzierà programmi nuovi e innovativi in Argentina, El Salvador, Guatemala, Honduras e Messico, per aiutare donne e ragazze a vivere una vita senza violenza e a eradicare il femminicidio in America Latina.

“L’obiettivo di porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze occupa un posto fondamentale nella nostra agenda. Con l’iniziativa Spotlight disponiamo di una coalizione globale per quest’obiettivo e stiamo mobilizzando tutti gli sforzi e le azioni per educare, sensibilizzare, prevenire e rendere giustizia,” ha dichiarato l’Alta rappresentante/Vicepresidente Federica Mogherini.

“Vogliamo garantire che le donne e le ragazze non debbano mai più vivere nella paura, in America Latina, in Europa e nel resto del mondo.”

“Affrontare in modo organico la questione del femminicidio da tutti questi diversi angoli è essenziale per conseguire risultati positivi e duraturi,” ha dichiarato la vicesegretaria generale dell’ONU Amina J. Mohammed. “Nessuna donna deve morire perché è una donna.”

“Uccidere una donna perché è una donna è il crimine più rivoltante che si possa immaginare,” ha dichiarato Neven Mimica, Commissario europeo per la cooperazione internazionale e lo sviluppo. “Lavoreremo con i governi per affrontare le cause profonde del femminicidio, che sono spesso radicate in atteggiamenti patriarcali, misoginia, sessismo e oggettivazione delle donne.”

“La violenza di genere colpisce ogni paese e donne e ragazze ovunque,” dichiara Phumzile Mlambo-Ngcuka, direttrice esecutiva di UN Women. “Con l’iniziativa Spotlight, l’UE e l’ONU si adoperano per promuovere un’ampia collaborazione mirata, fra le agenzie dell’ONU, i partner della società civile e i governi, in modo da porre fine definitivamente alla violenza sulle donne e le ragazze.”

I nuovi programmi mirano a colmare lacune legislative e politiche, rafforzare le istituzioni, promuovere atteggiamenti attenti alle questioni di genere e a erogare servizi di qualità alle sopravvissute e indennizzi alle vittime di violenza e alle loro famiglie.

L’iniziativa Spotlight collaborerà strettamente con la società civile, le agenzie dell’ONU e i governi dei 5 paesi interessati dal programma per offrire interventi integrati di alta qualità in grado di salvare le vite di donne e ragazze. Sarà conferita un’attenzione particolare alle donne e alle ragazze che si trovano maggiormente a rischio di subire violenza e che non vengono raggiunte dai programmi tradizionali, per non lasciare indietro nessuna.

In America Latina si trovano 14 dei 25 paesi con i più elevati tassi di femminicidio al mondo. Nel 2016 sono state uccise 254 donne e ragazze in Argentina, 349 in El Salvador, 211 in Guatemala, 466 in Honduras e 2 813 in Messico.

Contesto

L’iniziativa Spotlight è un partenariato globale e pluriennale fra l’Unione europea e le Nazioni Unite inteso a eliminare tutte le forme di violenza contro le donne e le ragazze. Varata con un impegno di finanziamento di avviamento di 500 milioni di € dell’Unione europea, l’iniziativa rappresenta uno sforzo globale senza precedenti per investire nell’uguaglianza di genere e nel sostegno alle donne come condizione necessaria e impulso per conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Nell’ambito dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottate dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in settembre 2015, i governi di tutto il mondo si sono impegnati ad affrontare tutte le ineguaglianze e tutte le forme di discriminazione. L’Agenda 2030 punta a non lasciare indietro nessuno, un impegno che fa sì che nessun obiettivo possa ritenersi soddisfatto se non lo è per tutti i segmenti della società, per tutti, ovunque, inclusi gli ultimi. Di questi sfortunatamente fanno parte milioni di donne e ragazze che ogni giorno soffrono ancora in silenzio diverse forme di violenza e abusi.

La violenza contro le donne e le ragazze

La violenza contro le donne e le ragazze è una delle conseguenze più pervasive della disuguaglianza. Affonda le sue radici in relazioni di genere e potere ineguali e costituisce una diffusa forma di discriminazione che si manifesta sotto forme diverse sia nella sfera pubblica che privata. Le donne e le ragazze sono oggetto di una violenza sproporzionata, come il femminicidio, la violenza sessuale, la violenza domestica, la tratta e pratiche disumane. La violenza contro le donne e le ragazze è una violazione dei diritti umani presente a livelli allarmanti in tutti i paesi e in tutte le generazioni.

Per le donne e le ragazze che si trovano a far fronte a numerose forme di discriminazione legate fra loro, i rischi di subire violenza sono anche maggiori, mentre le risposte e i sistemi di sostegno spesso non sono disponibili, accettabili, accessibili o di qualità. A titolo di esempio le donne e le ragazze in alcune fasi della vita (adolescenti e anziane) possono essere trascurate dalle statistiche e dall’elaborazione di leggi, politiche e programmi. I migranti, i rifugiati e gli sfollati possono non ottenere un riconoscimento formale da parte dello Stato. Le donne indigene e quelle appartenenti a minoranze etniche, razziali e sessuali spesso subiscono i più alti livelli di discriminazione nelle dimensioni sociali, politiche ed economiche. Le donne e le ragazze con disabilità o abitanti nelle zone rurali, fra le altre, devono far fronte alla sovrapposizione di disuguaglianze e di situazioni di molteplici svantaggi, il che spiega come e perché alcuni gruppi siano sistematicamente lasciati indietro.

Per ulteriori informazioni

Iniziativa Spotlight UE-ONU(link is external)

MEMO Domande e risposte

Strategia globale per la politica estera e di sicurezza dell’Unione europea.

Nuovo consenso europeo in materia di sviluppo “Il nostro mondo, la nostra dignità, il nostro futuro”

Piano d’azione dell’UE sulla parità di genere II (2016-2020)

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