K metro 0 – Strasburgo – Il GRECO, l’organismo del Consiglio d’Europa composto da 49 stati membri, operante in materia di corruzione, ha pubblicato un rapporto in data 18.09.2018, dal quale si evincono le carenze della Francia in materia di anti-corruzione. Secondo tale documento la Francia ha messo in atto solo quattro delle undici raccomandazioni fattegli
K metro 0 – Strasburgo – Il GRECO, l’organismo del Consiglio d’Europa composto da 49 stati membri, operante in materia di corruzione, ha pubblicato un rapporto in data 18.09.2018, dal quale si evincono le carenze della Francia in materia di anti-corruzione.
Secondo tale documento la Francia ha messo in atto solo quattro delle undici raccomandazioni fattegli dal 2013 ad oggi. La posizione della Francia è stata ritenuta “globalmente insoddisfacente” in merito alla conformità degli standard anti-corruzione. Risulta deficitaria riguardo alle norme sui conflitti di interesse, all’accesso pubblico alle dichiarazioni dei beni dei parlamentari e dei senatori, ai criteri per l’assegnazione delle onorificenze, nonché all’avvio dei procedimenti disciplinari dinanzi alla commissione giudiziaria, in relazione ai giudici e ai poteri investigativi della Commissione.
Nota positiva, invece, su una serie di misure già adottate dalla Francia, quali quelle riguardanti gli assistenti parlamentari (il loro status e gli obblighi professionali), l’istituzione di un registro pubblico nei casi di astensione o di ritiro da parte dei parlamentari, l’abolizione della struttura di riserva parlamentare e il funzionamento dell’indennità spese.
Entro il 30 giugno 2019 la Francia, oltre a mettersi in regola con le disposizioni del GRECO, è obbligata a presentare una relazione in cui vengono spiegate le modalità che intende mettere in atto per colmare le attuali carenze in materia di anti-corruzione.
di Francesca Politi