K metro 0 – Bruxelles – Il 12 settembre 2018 il Consiglio ha prorogato di altri sei mesi, fino al 15 marzo 2019, le misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina. Le misure consistono nel congelamento dei beni e in restrizioni di viaggio e si applicano attualmente a 155 persone
K metro 0 – Bruxelles – Il 12 settembre 2018 il Consiglio ha prorogato di altri sei mesi, fino al 15 marzo 2019, le misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina. Le misure consistono nel congelamento dei beni e in restrizioni di viaggio e si applicano attualmente a 155 persone e 44 entità.
Da una valutazione della situazione non è risultato giustificato modificare il regime delle sanzioni. Le informazioni pertinenti e la motivazione dell’inserimento in elenco di dette persone ed entità sono state aggiornate ove necessario. Con queste sanzioni l’Italia, con tutti gli altri Stati dell’Ue, ha ribadito «il suo sostegno ai principi della convivenza internazionale ed il suo contributo al sistema di sicurezza europeo», hanno spiegato fonti diplomatiche italiane a Bruxelles. Fonti che al tempo stesso hanno voluto evidenziare anche che sia stata «promossa un’azione circoscritta e mirata nei confronti dei responsabili di tali inaccettabili violazioni, senza rinunciare a far valere con fermezza la nostra contrarietà a proposte di sanzioni estese oltre i limiti della necessità e della proporzionalità. Il loro rinnovo per un arco temporale definito e limitato a 6 mesi, implica che tali misure siano soggette ad una discussione periodica e ad un riesame costante».
La cancelliera tedesca Angela Merkel s’è dichiarata contraria alla revoca delle sanzioni europee contro la Russia, finché non ci saranno progressi nel processo di pace in Ucraina orientale. “La pace e l’integrità territoriale dell’Ucraina restano per noi una questione importante”, ha proseguito la leader tedesca – “Noi non prevedremo di togliere le sanzioni contro la Russia finché gli accordi di Minsk non saranno applicati o non saranno realizzati dei progressi”, ha dichiarato la cancelliera alla stampa durante una visita a Vilnius.Finora, ha continuato la cancelliera “non c’è alcun sostanziale progresso nel processo di Minsk e questa non è una buona notizia”.
La notizia arrivata dopo l’annuncio del segretario di Stato, Rex Tillerson, della scorsa settimana, che le sanzioni Usa e Ue contro la Russia rimarranno in vigore fino a quando il conflitto nell’Ucraina orientale non sarà risolto. La Russia ha costantemente negato le accuse di ingerenza negli affari interni dell’Ucraina e ha sottolineato che la politica di sanzioni è controproducente e potrebbe portare a una destabilizzazione, a livello regionale e globale.
Altre misure dell’UE in vigore in risposta alla crisi in Ucraina includono: sanzioni economiche riguardanti settori specifici dell’economia russa, attualmente in vigore fino al 31 gennaio 2019; misure restrittive in risposta all’annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli, limitate al territorio della Crimea e a Sebastopoli, attualmente in vigore fino al 23 giugno 2019.