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Italia: Di Maio e Moavero incontrano Oettinger a Roma

Italia: Di Maio e Moavero incontrano Oettinger a Roma

K metro 0 – Roma – Di Maio e Moavero a Roma incontrano Oettinger, commissario UE per Bilancio e risorse umane. “L’Europa non può risolvere tutte le cose che competono alle Nazioni. L’Italia è stato un Paese fondatore, ed è un Paese molto, molto importante”. A dichiararlo, il Commissario europeo per il Bilancio e le risorse umane

K metro 0 – Roma – Di Maio e Moavero a Roma incontrano Oettinger, commissario UE per Bilancio e risorse umane.

“L’Europa non può risolvere tutte le cose che competono alle Nazioni. L’Italia è stato un Paese fondatore, ed è un Paese molto, molto importante”. A dichiararlo, il Commissario europeo per il Bilancio e le risorse umane Gunther Oettinger, attualmente in visita a Roma, nel corso di un’audizione alle Camera, rispondendo alle domande dei parlamentari. «Vorremmo che anche l’Italia rispettasse il tetto del 3% nel rapporto deficit-Pil, e, quanto al debito, non credo sia una buona cosa farlo salire ancora», ha sottolineato lo stesso Oettinger. «Il debito in Italia è al 133 per cento e per gli economisti, oltre una certa soglia, non è tollerabile. La strategia del bilancio italiano è del Governo e del Parlamento italiani, ma far salire il debito al 140% credo sia un’idea sbagliata». Altro tema dell’audizione, l’incremento dei contributi che la UE chiederà agli Stati membri a causa della Brexit (che dovrebbe pienamente tradursi in pratica a marzo prossimo).

Oettinger, ieri, si è incontrato con i ministri Luigi Di Maio (col quale aveva recentemente polemizzato a proposito dell’effettiva entità dei contributi annuali italiani all’ Unione) ed Enzo Moavero Milanesi. In questo incontro l’Italia boccia le proposte della Commissione per il prossimo bilancio pluriennale 2021-2027; e, nello specifico, esprime un dissenso nei confronti delle proposte europee che intendono ridurre i fondi all’agricoltura e aumentare gli oneri a carico dei 27 dopo la Brexit, e delle iniziative riguardanti l’immigrazione, considerate insufficienti.

Le proposte della Commissione, presentate al Parlamento europeo, non sono però solo queste, riguardando anche altri settori. Si pensa, ad esempio, di aumentare le risorse in diversi capitoli, come ricerca, clima, politiche per i giovani, difesa. Per quanto concerne le proposte sull’immigrazione, la Commissione propone un rafforzamento delle frontiere esterne, dove si punta a triplicare i fondi fino a 34 miliardi di euro. Questo dato contrasta, però, con l’idea del Commissario competente, Dimitris Avramopoulos, che prevede, invece, 150 miliardi in sette anni. Per questo, l’Italia (che appoggia di fatto il progetto di Avramopoulos) giudica insufficienti le proposte della Commissione.

Ma al governo, Conte, come accennavamo, non piacciono anzitutto i tagli progettati ultimamente dalla Commissione alla politica agricola e ai fondi di coesione per lo sviluppo delle Regioni (che rischiano di far aumentare il divario tra il Nord ed il Mezzogiorno), e la copertura del buco di 12-14 miliardi derivante dalla Brexit: che, per la maggior parte, dovrebbe essere a carico dei 27. Lo stesso Oettinger ha così dichiarato: “Visto che la Ue non ha la possibilità di fare debiti, vogliamo coprire il buco per l’80% con nuove entrate, e per il 20% con tagli. Chiediamo quindi agli Stati membri di versare un po’ di più”.

E ha aggiunto che l’Italia dovrà convincere mercati e investitori. «La politica della Bce è stata giusta, ma non si può portare avanti all’infinito, e ha deciso oggi che gli acquisti di titoli saranno dimezzati fino ad arrivare a zero», ha spiegato il commissario. Paesi come Italia, Francia, Germania «devono ricevere centinaia di milioni l’anno dai loro creditori», quindi «abbiamo bisogno della fiducia delle imprese, delle banche e delle persone che vi danno i soldi»; e del resto, «in tutti gli Stati membri occorre la fiducia da parte degli investitori». L’Italia ha bisogno di fiducia: così «come quando andate in osteria e chiedete un Barbera, e l’oste ve lo dà solo se sa che voi pagate, se ha fiducia», ha aggiunto.

Le dichiarazioni di Di Maio hanno confermato che la linea del veto “per ora non cambia”, precisando che “la discussione ci vede molto preoccupati”. Anche il ministro Moavero ha stimato la proposta “inadeguata”, ed ha invitato la Commissione ad essere “più coraggiosa nella ricerca di fonti aggiuntive per le risorse”. Secondo il ministro, sono esagerati i contributi finanziari degli Stati membri all’UE, che sottraggono importanti risorse ai bilanci nazionali: ma soprattutto l’Unione dovrebbe ideare “sistematiche emissioni di strumenti finanziari UE, per progetti di investimento favorevoli alla competitività”.

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