Macron ha affrontato lunedì le principali questioni internazionali durante un discorso davanti a 250 ambasciatori francesi all’Eliseo. K metro 0 – Paris – Il Presidente francese Emmanuel Macron ha esortato oggi l’Unione europea a “non mettere la sua sicurezza solo nelle mani degli Stati Uniti ” e ad assumersi la propria responsabilità nella difesa per garantire la propria
Macron ha affrontato lunedì le principali questioni internazionali durante un discorso davanti a 250 ambasciatori francesi all’Eliseo.
K metro 0 – Paris – Il Presidente francese Emmanuel Macron ha esortato oggi l’Unione europea a “non mettere la sua sicurezza solo nelle mani degli Stati Uniti ” e ad assumersi la propria responsabilità nella difesa per garantire la propria sovranità autonomamente.
“La sicurezza dell’Europa non può dipendere solo dagli Stati Uniti, siamo noi che dobbiamo garantire la sicurezza europea”, ha affermato il presidente Macron. In un discorso all’Eliseo per presentare le sue linee guida di politica estera agli ambasciatori francesi, Macron ha ritenuto che “l’Europa non è mai avanzata così rapidamente in difesa” e ha annunciato che nei prossimi mesi proporrà un progetto per “rinforzare” la solidarietà in materia di sicurezza nell’UE affermando – “Dobbiamo prendere tutte le conseguenze della fine della guerra fredda “, aggiungendo che spera di avviare una “riflessione globale su questi temi con tutti i partner in Europa e quindi con la Russia” .
Macron si augura anche che l’Unione europea raggiunga un accordo con la Gran Bretagna sulla Brexit prima della fine dell’anno, ma che la sua priorità rimanga la preservazione dell’Unione stessa. “La Francia vuole mantenere un rapporto forte e speciale con Londra, ma non a scapito delle sue relazioni con l’Unione europea”, ha affermato. La Brexit, ribadisce Macron, “è un’opzione sovrana, che dobbiamo rispettare, ma non può essere fatta a spese dell’integrità dell’Unione europea”.
Nella sua tabella di marcia c’è anche la Siria e la Libia e sulla questione libica il capo dell’Eliseo ha ribadito la sua determinazione nel portare avanti l’accordo concluso a maggio, a Parigi, fra le diverse parti in causa, che prevede in particolare l’organizzazione di elezioni a dicembre. “Credo molto profondamente al ripristino della sovranità libica – in questo Paese diventato teatro di tutti gli interessi esterni, il nostro ruolo è far avanzare l’accordo di Parigi”.