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È entrato in vigore lo statuto di blocco aggiornato a sostegno dell’accordo sul nucleare iraniano

È entrato in vigore lo statuto di blocco aggiornato a sostegno dell’accordo sul nucleare iraniano

K metro 0 – Bruxelles – In concomitanza con il primo pacchetto di sanzioni contro l’Iran ripristinate dagli Stati Uniti, il 7 agosto entra in vigore il regolamento di blocco aggiornato dell’UE per attenuare l’impatto delle sanzioni sugli interessi delle imprese dell’Unione che svolgono attività economiche legittime con l’Iran. L’Europa scende in campo per sostenere

K metro 0 – Bruxelles – In concomitanza con il primo pacchetto di sanzioni contro l’Iran ripristinate dagli Stati Uniti, il 7 agosto entra in vigore il regolamento di blocco aggiornato dell’UE per attenuare l’impatto delle sanzioni sugli interessi delle imprese dell’Unione che svolgono attività economiche legittime con l’Iran. L’Europa scende in campo per sostenere le imprese europee che fanno affari con l’Iran dopo la retromarcia degli Stati Uniti dall’accordo sul nucleare e il re imposizione delle sanzioni.

Il regolamento di blocco aggiornato è parte integrante del sostegno dell’Unione europea all’attuazione continuativa, piena ed efficace del piano d’azione congiunto globale (PACG) – l’accordo sul nucleare iraniano; in particolare il regolamento favorisce le relazioni tra l’Unione e l’Iran, tornate alla normalità dopo la revoca delle sanzioni sul nucleare in conseguenza dell’accordo. Il processo di aggiornamento è stato avviato il 6 giugno 2018 dalla Commissione, con l’aggiunta al campo di applicazione del regolamento di blocco delle sanzioni extraterritoriali che gli Stati Uniti stanno re-imponendo all’Iran. Nei due mesi successivi, l’aggiornamento proposto dalla Commissione è passato al vaglio del Parlamento europeo e del Consiglio e, dal momento che nessuna delle due istituzioni si è opposta, il 7 agosto è pubblicato nella Gazzetta ufficiale ed entra in vigore.

Ulteriori informazioni sul regolamento di blocco

Il regolamento di blocco consente agli operatori dell’Unione di ottenere il risarcimento dei danni derivanti dalle sanzioni extraterritoriali statunitensi dalle persone che li hanno causati e neutralizza l’effetto nell’UE delle sentenze di tribunali esteri basate su di esse. Vieta inoltre alle persone dell’UE di rispettare queste sanzioni, a meno che la Commissione non lo abbia autorizzato in via eccezionale perché la violazione nuocerebbe gravemente ai loro interessi o agli interessi dell’Unione. Le autorizzazioni saranno concesse sulla base di criteri concordati che saranno anch’essi pubblicati il 7 agosto.

Per aiutare le imprese dell’UE ad applicare il regolamento di blocco aggiornato, la Commissione pubblicherà inoltre una nota di orientamento per facilitare la comprensione dei pertinenti atti giuridici.

Prossime tappe

L’Unione europea è fermamente intenzionata ad impegnarsi per la prosecuzione della piena ed efficace attuazione del PACG fintantoché anche l’Iran rispetterà i suoi obblighi in campo nucleare. La revoca delle sanzioni sul nucleare che consentono la normalizzazione delle relazioni commerciali ed economiche con l’Iran è una parte essenziale del PACG. Al tempo stesso, l’Unione europea si è anche impegnata a mantenere la cooperazione con gli Stati Uniti, che rimane un partner fondamentale e un alleato.

Oltre alla suddetta misura, l’UE, in stretto coordinamento con gli Stati membri e altri partner, sta lavorando a misure concrete intese a sostenere la cooperazione con l’Iran nei settori economici chiave, in particolare banche e finanza, commercio e investimenti, petrolio e trasporti.

Contesto

L’8 maggio il presidente Trump ha deciso di ritirare gli Stati Uniti dal piano d’azione congiunto globale (PACG) e di ripristinare tutte le sanzioni precedentemente revocate nell’ambito di quest’accordo. Le sanzioni ripristinate dagli Stati Uniti prenderanno effetto dopo un periodo di “wind-down” di 90 giorni (che termina il 6 agosto 2018) per alcune di esse e di 180 giorni (che termina il 4 novembre 2018) per altre.

Il 18 maggio la Commissione si è mossa per tutelare gli interessi delle imprese europee che investono in Iran e per consentire alla BEI di finanziare attività in questo paese, dimostrando l’impegno dell’Unione a favore del PACG.

Il 6 giugno la Commissione ha adottato gli aggiornamenti del regolamento di blocco e del mandato per i prestiti esterni della BEI, che, in assenza di obiezioni, entrano in vigore il 7 agosto allo scadere del periodo di due mesi previsto a tal fine.

Il 6 luglio si è tenuta a Vienna, a livello ministeriale, una riunione della commissione congiunta del PACG, che ha riunito l’UE, l’E3 (Francia, Germania e Regno Unito), la Russia, la Cina e l’Iran ed era presieduta dall’Alta rappresentante/Vicepresidente Federica Mogherini. Tutte le parti rimanenti dell’accordo hanno ribadito il loro impegno a favore dell’attuazione integrale e continuata dell’accordo nucleare: hanno sostenuto gli sforzi intrapresi di recente per mantenere la normalizzazione delle relazioni commerciali ed economiche con l’Iran e hanno preso atto degli sforzi dell’UE volti a modificare il regolamento di blocco allo scopo di proteggere le imprese europee.

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