Kmetro 0 – Roma – I cambiamenti della politica italiana, i rischi dell’approccio del premier Conte nelle relazioni internazionali, la “vera storia” dell’abolizione dei vitalizi, la questione delle nomine Rai, il valore della cultura come patrimonio identitario e leva di sviluppo; e ancora, l’Europa forte o debole nei confronti delle altre grandi potenze geo-politiche e
Kmetro 0 – Roma – I cambiamenti della politica italiana, i rischi dell’approccio del premier Conte nelle relazioni internazionali, la “vera storia” dell’abolizione dei vitalizi, la questione delle nomine Rai, il valore della cultura come patrimonio identitario e leva di sviluppo; e ancora, l’Europa forte o debole nei confronti delle altre grandi potenze geo-politiche e l’importanza di recuperare al centro delle azioni di governo i fondamenti di una vera democrazia. Con Ettore Rosato, vicepresidente della Camera dei Deputati, affrontiamo questi temi in un’intervista che non risparmia critiche sulle mosse dell’attuale maggioranza di governo ma che analizza senza filtri le ragioni che hanno portato gli elettori a voltare le spalle al PD nelle ultime elezioni. Rivendica la validità e la quantità di interventi e riforme fatte dal precedente governo, che possono anche aver creato risentimenti per aver intaccato interessi stratificatisi nel tempo. E non si stanca di mettere in guardia i cittadini da una politica fatta e gestita attraverso slogan e promesse “impossibili da realizzare”. Chi lo conosce, sa che Ettore Rosato non cede mai alla retorica né ai toni aggressivi per fare audience in tv o rumore sui social. Ma su certi temi e valori non transige. Come quelli dei diritti umani e dell’accoglienza: per lui “bisogna tornare a dire a chi ha responsabilità di governo che prima vengono le regole di comune convivenza e dopo vengono gli interessi politici”.
Intervista di Daniela Bracco