K metro 0 – Bruxelles – La Commissione ha deciso oggi di inviare lettere di costituzione in mora a 27 Stati membri (tutti gli Stati membri tranne la Lituania) in merito alla conformità della legislazione e delle prassi nazionali alle norme dell’UE sul riconoscimento delle qualifiche professionali (direttiva 2005/36/CE modificata dalla direttiva 2013/55/UE). L’UE ha introdotto un sistema moderno
K metro 0 – Bruxelles – La Commissione ha deciso oggi di inviare lettere di costituzione in mora a 27 Stati membri (tutti gli Stati membri tranne la Lituania) in merito alla conformità della legislazione e delle prassi nazionali alle norme dell’UE sul riconoscimento delle qualifiche professionali (direttiva 2005/36/CE modificata dalla direttiva 2013/55/UE). L’UE ha introdotto un sistema moderno per il riconoscimento delle qualifiche e dell’esperienza professionali in tutta l’UE. Tale sistema facilita il riconoscimento delle qualifiche dei professionisti che desiderano stabilirsi o prestare i loro servizi in altri Stati membri, garantendo nel contempo un migliore livello di protezione per i consumatori e i cittadini. Garantire un’applicazione coerente di tali norme a beneficio dei cittadini e delle imprese è particolarmente importante per la Commissione. Le lettere di costituzione in mora riguardano questioni fondamentali per il funzionamento della direttiva sulle qualifiche professionali, in particolare l’introduzione della tessera professionale europea, il meccanismo di allerta, la possibilità di avere un accesso parziale a un’attività professionale, la proporzionalità dei requisiti linguistici e la creazione di centri di assistenza. La Commissione solleva inoltre questioni relative alla trasparenza e alla proporzionalità degli ostacoli normativi nei servizi professionali, in parte menzionati nella sua comunicazione del gennaio 2017 relativa alle raccomandazioni di riforma per la regolamentazione dei servizi professionali. Tutti gli Stati membri in questione dispongono di due mesi per rispondere alle argomentazioni formulate dalla Commissione; in caso contrario, la Commissione potrà decidere di inviare loro un parere motivato.