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Infrazioni: la Commissione deferisce Grecia, Irlanda e Romania alla Corte di giustizia per non aver attuato le norme antiriciclaggio

Infrazioni: la Commissione deferisce Grecia, Irlanda e Romania alla Corte di giustizia per non aver attuato le norme antiriciclaggio

K metro 0 – Bruxelles – Oggi la Commissione ha deferito la Grecia e la Romania alla Corte di giustizia dell’UE per non aver attuato la quarta direttiva antiriciclaggionell’ordinamento nazionale. L’Irlanda ha attuato solo una parte molto limitata delle norme ed è pertanto anch’essa deferita alla Corte di giustizia. La Commissione ha proposto che la Corte applichi una somma forfettaria e

K metro 0 – Bruxelles – Oggi la Commissione ha deferito la Grecia e la Romania alla Corte di giustizia dell’UE per non aver attuato la quarta direttiva antiriciclaggionell’ordinamento nazionale. L’Irlanda ha attuato solo una parte molto limitata delle norme ed è pertanto anch’essa deferita alla Corte di giustizia. La Commissione ha proposto che la Corte applichi una somma forfettaria e penalità di mora giornaliere fino a quando i tre paesi non avranno adottato i necessari provvedimenti. Věra Jourová, Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, ha dichiarato:“Il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo colpiscono l’intera UE. Non possiamo permettere che uno dei paesi dell’UE sia l’anello più debole della catena. Il denaro riciclato in un paese può essere utilizzato – e spesso lo è – per finanziare la criminalità in un altro paese. Ecco perché dobbiamo esigere da tutti gli Stati membri l’adozione delle misure necessarie per contrastare il riciclaggio e nel contempo prosciugare le risorse della criminalità e del terrorismo. Continueremo a seguire l’attuazione di queste norme UE da parte degli Stati membri molto attentamente e in via prioritaria.” Gli Stati membri avevano tempo fino al 26 giugno 2017 per recepire la quarta direttiva antiriciclaggio nella loro legislazione nazionale. Queste norme rafforzano le precedenti, inasprendo l’obbligo di valutazione del rischio per banche, avvocati e contabili, fissando obblighi di trasparenza precisi per le imprese in relazione alla titolarità effettiva, facilitando la collaborazione e lo scambio di informazioni tra le unità di informazione finanziaria dei diversi Stati membri per individuare e seguire trasferimenti di denaro sospetti in modo da prevenire e rilevare il riciclaggio di capitali o il finanziamento del terrorismo, istituendo una politica coerente nei confronti dei paesi terzi che presentano carenze normative nell’ambito dell’antiriciclaggio e della lotta al finanziamento del terrorismo e rafforzando i poteri sanzionatori delle autorità competenti. Nel frattempo, sulla scia delle rivelazioni dei Panama Papers e degli attentati terroristici in Europa, la Commissione ha presentato una proposta per una quinta direttiva antiriciclaggio, per rafforzare ulteriormente la lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Le nuove norme mirano ad assicurare un elevato livello di garanzie per i flussi finanziari provenienti da paesi terzi ad alto rischio, migliorando l’accesso alle informazioni da parte delle unità di informazione finanziaria, creando registri centralizzati dei conti bancari e affrontando i rischi di finanziamento del terrorismo legati alle valute virtuali e alle carte prepagate. Le nuove norme sono entrate in vigore il 9 luglio 2018 dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, e gli Stati membri dovranno recepire la quinta direttiva antiriciclaggio nella legislazione nazionale entro il 10 gennaio 2020.

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