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UE e Giappone firmano accordo di partenariato economico

UE e Giappone firmano accordo di partenariato economico

K metro 0 – Tokyo, Al vertice UE-Giappone svoltosi a Tokyo i Presidenti Jean-Claude Juncker e Donald Tusk e il Primo ministro giapponese Shinzo Abe hanno firmato oggi l’accordo di partenariato economico (APE) UE-Giappone. Si tratta del maggiore accordo commerciale mai negoziato dall’UE, che consentirà di creare una zona di libero scambio comprendente più di 600

K metro 0 – Tokyo, Al vertice UE-Giappone svoltosi a Tokyo i Presidenti Jean-Claude Juncker e Donald Tusk e il Primo ministro giapponese Shinzo Abe hanno firmato oggi l’accordo di partenariato economico (APE) UE-Giappone.

Si tratta del maggiore accordo commerciale mai negoziato dall’UE, che consentirà di creare una zona di libero scambio comprendente più di 600 milioni di persone.

Il Presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha dichiarato: “Il documento che abbiamo firmato oggi è molto più di un accordo commerciale. È innanzitutto uno strumento che consentirà di creare opportunità per le nostre imprese, i nostri lavoratori e cittadini e stimolerà le economie europee e giapponesi. Ma è anche una dichiarazione – per il suo contenuto, il campo di applicazione e la collocazione temporale – fatta da due partner che condividono gli stessi obiettivi, che insieme rappresentano quasi un terzo del PIL mondiale e che ribadiscono il loro impegno a sostegno degli standard più elevati in materia di lavoro, sicurezza e tutela dell’ambiente e dei consumatori. Ciò significa che crediamo in un commercio aperto, equo e fondato su regole. Ciò significa anche che un accordo commerciale non è un gioco a somma zero, ma è vantaggioso per tutte le parti in causa. Questo accordo porterà vantaggi tangibili a entrambe le parti e salvaguarderà contemporaneamente i rispettivi settori sensibili.”

Cecilia Malmström, Commissario responsabile per il commercio, ha dichiarato: “Insieme al Giappone, inviamo al mondo un forte segnale che due delle sue maggiori economie credono ancora nel libero scambio e si oppongono sia all’unilateralismo sia al protezionismo. I vantaggi economici di questo accordo sono evidenti. Eliminando dazi per miliardi di euro, semplificando le procedure doganali e affrontando gli ostacoli interni agli scambi, esso offrirà opportunità alle imprese di entrambe le parti per lo sviluppo delle esportazioni e l’espansione delle attività commerciali. Il settore agricolo europeo, in particolare, potrà beneficiare dell’accesso al vasto mercato giapponese e della protezione di oltre 200 prodotti alimentari e bevande, come lo Champagne e il prosciutto di Parma. Invito ora il Parlamento europeo ad approvare rapidamente questo accordo, in modo che le imprese, i cittadini e gli agricoltori possano coglierne i benefici al più presto.”

L’accordo eliminerà la maggior parte dei dazi, per un valore di 1 miliardo di €, pagati annualmente dalle imprese dell’UE che esportano in Giappone, e comporta la soppressione di una serie di annosi ostacoli normativi, ad esempio sulle automobili. Esso aprirà inoltre il mercato giapponese, che conta 127 milioni di consumatori, alle principali esportazioni agricole dell’UE e aumenterà le opportunità di esportazione dell’UE in vari altri settori.

L’accordo di partenariato economico rafforzerà anche la cooperazione tra l’Europa e il Giappone in numerosi settori, riaffermerà il loro impegno comune a favore dello sviluppo sostenibile e comprenderà per la prima volta un impegno specifico ad attuare l’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.

Elementi chiave dell’accordo

Per quanto riguarda le esportazioni agricole dall’UE, l’accordo potrà, in particolare:

– eliminare i dazi giapponesi su molti formaggi come il Gouda e il Cheddar (attualmente del 29,8%) nonché sulle esportazioni di vini (attualmente del 15% in media);

– consentire all’UE di aumentare in modo sostanziale le esportazioni di carni bovine verso il Giappone e per quanto riguarda le carni di maiale il commercio sarà esente da dazi per le carni trasformate e quasi esente da dazi per le carni fresche;

– garantire la protezione in Giappone di oltre 200 prodotti agricoli europei di alta qualità, le cosiddette indicazioni geografiche (IG), nonché la protezione nell’UE di una serie di IG giapponesi.

L’accordo apre anche i mercati dei servizi, in particolare dei servizi finanziari, del commercio elettronico, delle telecomunicazioni e dei trasporti. Inoltre

– garantisce alle imprese dell’UE un accesso ai vasti mercati degli appalti di 48 grandi città giapponesi ed elimina a livello nazionale le barriere agli appalti in un settore economicamente importante come quello ferroviario;

– prevede per specifici settori sensibili dell’UE, come quello automobilistico, periodi di transizione che vanno fino a 7 anni prima della soppressione dei dazi doganali.

L’accordo contiene anche un ampio capitolo sul commercio e sullo sviluppo sostenibile, fissa standard molto elevati in materia di lavoro, sicurezza e tutela dell’ambiente e dei consumatori, rafforza gli impegni dell’UE e del Giappone a favore dello sviluppo sostenibile e nella lotta ai cambiamenti climatici e tutela pienamente i servizi pubblici. Per quanto riguarda la protezione dei dati, il 16 luglio l’UE e il Giappone hanno concluso negoziati sulla reciproca adeguatezza che completeranno l’accordo di partenariato economico. Hanno concordato di riconoscere come “equivalenti” i reciproci sistemi di protezione dei dati, il che consentirà il flusso sicuro di dati tra l’UE e il Giappone, creando in tal modo il più vasto spazio di flusso sicuro di dati a livello mondiale.

Questa settimana la Commissione ha pubblicato anche una cartina interattiva dal titolo EU-Japan trade in your town (Il commercio UE-Giappone nella vostra città) su cui sono indicate le città, grandi e piccole, di tutta l’Europa che esportano in Giappone. Ad esempio, la citta di Cork, in Irlanda, esporta prodotti farmaceutici, lattiero-caseari e chimici, mentre la città di Páty, in Ungheria, esporta carni di maiale, terminali di self-checkout e prodotti per manicure. Lo strumento comprende grafici d’informazione per ciascun paese dell’UE, che indicano il numero di imprese esportatrici e di posti di lavoro creati dalle esportazioni verso il Giappone, un elenco dei prodotti esportati da ciascuno Stato membro e altre statistiche sulle importazioni/esportazioni.

Prossime fasi

L’accordo è attualmente in attesa di ratifica da parte del Parlamento europeo e della Dieta giapponese, dopodiché potrebbe entrare in vigore nel 2019.

Nel contempo continuano i negoziati con il Giappone sulle norme per la protezione degli investimenti e sulla risoluzione delle controversie in materia di protezione degli investimenti. Entrambe le parti hanno assunto il fermo impegno di raggiungere al più presto una convergenza nei negoziati sulla protezione degli investimenti, alla luce dell’impegno comune a favore di un contesto stabile e sicuro per gli investimenti in Europa e Giappone.

Per ulteriori informazioni

Pagina web sull’APE UE-Giappone contenente schede informative, documenti, storie di esportatori

EU-Japan trade in your town – le città esportatrici di tutta l’Europa

IP/18/4526

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