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Corpo europeo di solidarietà: da progetto pilota a realtà

Corpo europeo di solidarietà: da progetto pilota a realtà

K metro 0 – Bruxelles – Il 27 giugno gli ambasciatori presso l’UE hanno confermato l’accordo raggiunto tra la presidenza bulgara del Consiglio e i rappresentanti del Parlamento europeo sul quadro giuridico del corpo europeo di solidarietà (ESC) e sul relativo bilancio per il periodo 2018-2020. L’ESC è stato creato per dare l’opportunità a giovani

K metro 0 – Bruxelles – Il 27 giugno gli ambasciatori presso l’UE hanno confermato l’accordo raggiunto tra la presidenza bulgara del Consiglio e i rappresentanti del Parlamento europeo sul quadro giuridico del corpo europeo di solidarietà (ESC) e sul relativo bilancio per il periodo 2018-2020.

L’ESC è stato creato per dare l’opportunità a giovani tra i 18 e 30 anni di partecipare ad un’ampia gamma di attività solidali in vari settori (ambiente, cultura, servizi sociali, aiuto ai rifugiati, migranti, bambini o persone anziane) come espressione concreta dei valori europei. L’obiettivo dell’ESC è di contribuire a far fronte a bisogni sociali insoddisfatti, aumentando al contempo per i giovani le possibilità di sviluppo personale, formativo, sociale, civico e professionale.
L’accordo di oggi consente di passare alla fase due della realizzazione dell’ESC e di raggiungere l’obiettivo della partecipazione dei primi 100 000 europei alle attività dell’ESC entro il 2020.

Krasen Kralev, ministro della gioventù e dello sport della Repubblica di Bulgaria e presidente del Consiglio ha detto: In soli pochi mesi l’ESC ha già dato buona prova di sé: alcuni giovani hanno deciso di utilizzare il loro tempo per aiutare gli altri, nella consapevolezza che questa esperienza arricchente li aiuterà a sua volta, in futuro, a livello sia personale sia professionale. Si tratta di un messaggio chiaro: la solidarietà europea non è soltanto uno slogan, ma una realtà. E questa realtà può ora svilupparsi grazie a un accordo che assegna al programma norme chiare e un finanziamento adeguato.

La proposta di costituire un corpo europeo di solidarietà è stata presentata dalla Commissione nel quadro di una serie più ampia di iniziative denominata “Investire nei giovani d’Europa” varata il 7 dicembre 2016. L’ESC muove dall’esperienza del servizio volontario europeo (SVE), che ha offerto opportunità di volontariato ai giovani per 20 anni, nonché da politiche e programmi quali la garanzia per i giovani e “Il tuo primo lavoro EURES”.
Dal suo avvio nel dicembre 2016 sono stati attivati otto diversi programmi dell’UE per offrire ai giovani in tutta l’UE opportunità di volontariato, tirocinio o lavoro in settori connessi alla solidarietà. Finora si sono iscritti circa 60 000 giovani e circa 5000 di essi hanno trovato una collocazione.
Dopo una fase iniziale positiva del progetto, è sorta la necessità di disporre di norme chiare e di un bilancio adeguato.

Dettagli dell’accordo:

  • l’ESC dedicherà il 90% delle sue risorse a progetti di volontariato e solidarietà e il 10% a tirocini e/o posti di lavoro, riservando un massimo del 20% ad attività nazionali
  • per quanto concerne il bilancio (376.5 milioni di EUR), l’ESC sarà finanziato per l’80% attraverso riassegnazioni principalmente nell’ambito della rubrica 1a del bilancio e per il 20% attraverso margini non assegnati, vale a dire nuovi mezzi. Non saranno mobilitati fondi supplementari a titolo del programma Erasmus+
  • il portale ESC, punto di accesso unico e semplice a collocamenti di volontariato e solidarietà professionale di elevata qualità, fornito ai giovani in tutta l’UE, continuerà a svolgere un ruolo centrale
  • le attività di solidarietà potranno essere svolte sia al di fuori del paese di residenza dei partecipanti (a livello transfrontaliero) sia nel paese di residenza dei partecipanti (a livello nazionale) e avranno una durata da tre a dodici mesi
  • sarà dedicata particolare attenzione all’inclusività, ai giovani con minori opportunità e alla loro partecipazione al programma. Per venire loro incontro, saranno previsti anche collocamenti più brevi
  • il programma sarà realizzato con varie organizzazioni partecipanti, affinché i giovani volontari abbiano più possibilità di scelta

Prossime tappe

Ora che l’accordo è stato confermato dagli ambasciatori presso l’UE a nome del Consiglio, il regolamento sarà trasmesso al Parlamento europeo per una votazione in prima lettura e in seguito al Consiglio per adozione.

Le nuove norme entreranno in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e si applicheranno a partire dal 1º ottobre 2018. L’11 giugno 2018 la Commissione ha presentato un’ulteriore proposta per l’ESC dopo il 2020, con un bilancio maggiore pari a 1,26 miliardi di EUR e un obiettivo di almeno 350 000 partecipanti.

La proposta dovrà ora essere approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio.

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