K metro 0 – Bruxelles – Gli Stati membri hanno approvato le norme relative ai rifiuti, basate sulle proposte che la Commissione ha presentato nel dicembre 2015 nell’ambito del pacchetto sull’economia circolare (espressione che definisce un sistema economico pensato per potersi rigenerare da solo). Le nuove norme aiuteranno a produrre meno rifiuti e ad aumentare
K metro 0 – Bruxelles – Gli Stati membri hanno approvato le norme relative ai rifiuti, basate sulle proposte che la Commissione ha presentato nel dicembre 2015 nell’ambito del pacchetto sull’economia circolare (espressione che definisce un sistema economico pensato per potersi rigenerare da solo).
Le nuove norme aiuteranno a produrre meno rifiuti e ad aumentare il riciclaggio dei rifiuti urbani e dei rifiuti d’imballaggio oltre alla riduzione dell’uso della discarica e alla promozione dell’uso di strumenti economici, come i regimi di responsabilità estesa del produttore, che saranno tenuti responsabili dei loro prodotti quando diventano rifiuti. Verrà rafforzata la “gerarchie dei rifiuti”, infatti, verrà imposto agli Stati membri di adottare misure specifiche che diano priorità alla prevenzione, al riutilizzo e al riciclaggio rispetto allo smaltimento in discarica e all’incenerimento. Le norme fanno parte del corpus giuridico dell’Ue.
Per quanto riguarda la raccolta differenziata viene ampliato l’obbligo, già esistente, per la differenziazione di metallo, vetro, plastica, carta e cartone.
E ancora, si ridurrà gradualmente, la quantità di rifiuti messi in discarica, in quanto ciò non ha alcun impatto positivo in un’economia circolare, ma crea soltanto inquinamento dell’acqua, del suolo e dell’aria. La riduzione di essi, al 10% del totale dei rifiuti urbani prodotti, dovrà avvenire entro il 2035. Inoltre, entro il 2022 si dovranno raccogliere separatamente i rifiuti domestici pericolosi, entro il 2023 i rifiuti organici ed entro il 2025 i tessili. Obiettivi di riciclo specifici al 2030 sono previsti per gli imballaggi: 55% per la plastica, 75% per il vetro, 85% per la carta, 60% per l’alluminio, 80% per i metalli ferrosi, 30% per il legno. Importanza viene data alla prevenzione con obiettivi riguardanti anche gli sprechi alimentari nell’Ue e i rifiuti marini.
Negli ultimi venti anni l’Ue ha fatto grandi passi avanti nel miglioramento della gestione dei rifiuti. Nel 1995 il 64% dei rifiuti urbani è smaltito in discarica, nel 2000 questa cifra scende al 65% mentre è del 25% la quantità di rifiuti riciclati. Nel 2016 i rifiuti domestici smaltiti in discarica risultano scesi al 24% e il riciclaggio in aumento fino al 46%. Karmenu Vella, commissario Ue all’ambiente, commenta: “I nuovi obiettivi di riciclaggio e smaltimento in discarica creano un percorso credibile e ambizioso per una migliore gestione dei rifiuti in Europa” concludendo che la Commissione “farà tutto il possibile per sostenere gli Stati membri nell’applicazione della nuova legislazione”. Le nuove norme rappresentano la normativa in materia di rifiuti più moderna al mondo.