K metro 0 – Roma – L’Ufficio europeo di reclutamento del personale (EPSO) comunica che l’italiano sarà tra le lingue utilizzate nei concorsi per la selezione finale dei funzionari dell’Unione Europea. Cosa già avvenuta nel 2017. L’Italia è riuscita a contrastare la prassi vigente di utilizzo del trilinguismo francese-inglese-tedesco. Da una nota di EPSO si
K metro 0 – Roma – L’Ufficio europeo di reclutamento del personale (EPSO) comunica che l’italiano sarà tra le lingue utilizzate nei concorsi per la selezione finale dei funzionari dell’Unione Europea. Cosa già avvenuta nel 2017. L’Italia è riuscita a contrastare la prassi vigente di utilizzo del trilinguismo francese-inglese-tedesco. Da una nota di EPSO si evince che la seconda lingua più conosciuta da parte dei candidati al prossimo concorso generale 2018, almeno a livello B2, è l’inglese, parlato dal 97,86%, seguita dal francese con il 51,30%, dallo spagnolo con il 27,98%, dall’ italiano con il 26,73% e dal tedesco con il 19,33%. Importante quindi inserire l’italiano tra le lingue dei concorsi Ue. Questo riconoscimento dimostra come l’Italia si impegni nel contrastare le politiche di discriminazione linguistica adottata dalle istituzioni Ue, soprattutto nell’ambito della comunicazione pubblica. Mentre oggi appare chiaro, in un momento di rilancio del progetto europeo, quanto sia necessario comunicare con tutti i cittadini Ue.
Quindi al momento di candidarsi per una delle posizioni offerte dall’Unione Europea, bisognerà indicare la seconda lingua parlata, saranno accettate l’inglese, il francese, lo spagnolo, l’italiano e il tedesco, altrimenti la domanda verrà rifiutata. Sul sito EPSO () è possibile trovare informazioni ed esempi sulle procedure di scelta del regime linguistico, oltre alle posizione offerte e risposte alle domande e guida alle procedure per presentare la propria candidatura.