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Norvegia stanziati nuovi fondi nella biodiversità alimentare

Norvegia stanziati nuovi fondi nella biodiversità alimentare

K metro 0 – Il governo norvegese, attraverso il ministero dell’Agricoltura, ha predisposto di stanziare 100 milioni di corone (circa 10 milioni 300mila euro) per degli adeguamenti allo Svalbard Global Seed Vault, il deposito situato in un’isola dell’arcipelago artico dove vengono conservate le risorse genetiche di 900mila campioni di piante alimentari provenienti dalle banche di

K metro 0 – Il governo norvegese, attraverso il ministero dell’Agricoltura, ha predisposto di stanziare 100 milioni di corone (circa 10 milioni 300mila euro) per degli adeguamenti allo Svalbard Global Seed Vault, il deposito situato in un’isola dell’arcipelago artico dove vengono conservate le risorse genetiche di 900mila campioni di piante alimentari provenienti dalle banche di semi di tutto il mondo, una riserva di cibo ricchissima che ha lo scopo di garantire la sopravvivenza dell’umanità in caso di catastrofi che vanno dalle guerre nucleari ai sempre più rapidi effetti del riscaldamento globale.

I lavori, resi necessari dopo alcuni danneggiamenti riscontrati nel 2016 provocati da infiltrazioni d’acqua dovute a un imprevisto scongelamento, riguarderanno la costruzione di un nuovo tunnel di accesso in cemento e di un edificio che conterrà apparecchiature per l’immagazzinamento di energia, macchinari di refrigerazione e impianti elettrici per la distribuzione del calore. Il deposito di semi, che ha sede in questa remota regione settentrionale in pieno Oceano artico tra la Norvegia e il Polo, è «un’assicurazione mondiale per la fornitura di cibo delle generazioni future», ha dichiarato in una nota il ministro dell’Agricoltura norvegese Jon Georg Dale, rimarcando l’urgenza dell’intervento; nel 2017 i ricercatori dello stabilimento artico hanno restituito alla Banca dei semi di Aleppo i 116.000 semi piantati due anni prima dopo che la struttura in territorio siriano, gestita dal Centro internazionale di ricerca Icarda, era stata danneggiata durante i conflitti della guerra civile.

L’edificio che attualmente ospita la Banca mondiale è stato inaugurato nel 2008, ma il progetto dello Svalbard Global Seed Vault è il frutto di una pianificazione a lungo termine che si è evoluta gradualmente a partire dagli anni Ottanta. Nel 1984 la Nordic Gene Bank (ora NordGen) aveva istituito un impianto di stoccaggio per le riserve di sementi nordici in un contenitore di acciaio posto all’interno della miniera di carbone n. 3 nei pressi di Longyearbyen, si legge sul sito dell’associazione, «nella solida roccia di una montagna di permafrost»; nel 2001 erano stati portati a termine i negoziati per l’Itpgrfa, il trattato internazionale multilaterale sulle risorse genetiche vegetali adottato nel corso della trentunesima sessione della Conferenza Onu per l’alimentazione e l’agricoltura del 3 novembre 2001 ed entrato in vigore il 29 giugno 2004 che promuove l’uso sostenibile delle risorse agricole, un sistema di informazione globale, fondi di condivisione e politiche di difesa per i diritti degli agricoltori. Il trattato approvava e sosteneva il progetto di una Banca mondiale con sede alle Svalbard e ne forniva un orientamento giuridico, garantendo che i campioni di semi sarebbero stati custoditi nel magazzino norvegese ma i paesi dai quali provengono ne rimangono a tutti gli effetti i proprietari, accettando di mettere a disposizione dai propri stock dei campioni per scopi educativi e di ricerca.

Nell’ottobre del 2004 uno studio aveva rivelato che il permafrost, mantenendo una temperatura stabile di circa -3,5 C°, non garantiva l’alta sicurezza dello stoccaggio delle sementi, né la sede della miniera di carbone si prestava a luogo ideale di conservazione per via dei livelli elevati di idrocarburi; il governo norvegese, sulla base di questi risultati e in seguito all’accoglimento dell’iniziativa da parte della Commissione Fao, l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite, si impegnava quindi a finanziare e avviare i lavori per il trasferimento della Banca in una nuova infrastruttura, “scolpita” in rocce vergini e dotata di un ulteriore sistema di raffreddamento che consente il raggiungimento di una temperatura ideale.

Anna Maria Baiamonte

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