K metro 0 – Un gesto storicamente doveroso: è ‘ stato inaugurato a Londra un monumento in memoria di Millicent Garrett Fawcett (1847- 1929), storica leader della lunga battaglia per il voto femminile in Gran Bretagna, e prima donna ad essere onorata tra le varie statue di figure celebri (Winston Churchill, anzitutto) che punteggiano la piazza di fronte al Parlamento del Regno. La cerimonia, nel centenario della concessione del diritto di voto a una prima minoranza di donne britanniche (6 milioni di donne ultratrentenni) nel 1918, si è svolta alla presenza del premier Theresa May. Che ha ricordato la Fawcett – docente, scrittrice, dal 1897 al 1919 presidentessa della NUWSS, Unione Nazionale Società per il Suffragio Femminile, movimento su posizioni legalitarie, che si contrapponeva alla più radicale WSPU, Unione Sociale e Politica delle Donne – come un’attivista “davvero grande”, capace di produrre “un impatto duraturo” nella storia del Paese.

Va detto anche che altri grandi Paesi europei come Francia, Italia, Spagna, Svizzera, Portogallo, solo molto più tardi, tra gli anni ’30 e gli anni ’70, seguirono l’esempio di Regno Unito, Germania e Paesi scandinavi: dove il diritto di voto alle donne era stato riconosciuto già nel primo decennio del ‘900.

L’opera che rende omaggio alla Fawcett, realizzata in bronzo, è della scultrice inglese Gillian Wearing(premio Turner per le Arti 1997) . L’ iniziativa è frutto di una campagna lanciata anni fa dalla scrittrice femminista anglo-brasiliana Caroline Criado Perez, la quale ha ottenuto anche la comparsa di una donna su una banconota del Regno: il profilo di Jane Austen (l’autrice del celebre “Orgoglio e pregiudizio”), scelto per il taglio da 10 sterline.