K metro 0 – Roma – Dal 25 maggio, WhatsApp, la nota applicazione di messaggistica istantanea, non potrà essere utilizzata dai minori di 16 anni cittadini dei 28 paesi dell’Unione Europea. La compagnia ha annunciato sul proprio sito web che la decisione è stata presa per adattarsi al Rdpd, il Regolamento sulla protezione dei dati
K metro 0 – Roma – Dal 25 maggio, WhatsApp, la nota applicazione di messaggistica istantanea, non potrà essere utilizzata dai minori di 16 anni cittadini dei 28 paesi dell’Unione Europea. La compagnia ha annunciato sul proprio sito web che la decisione è stata presa per adattarsi al Rdpd, il Regolamento sulla protezione dei dati personali sancito dall’Ue, che entrerà in vigore proprio il 25 maggio. Dall’avviso leggiamo: “Il mese prossimo, l’Ue aggiornerà le sue leggi riguardanti il rispetto della vita privata per chiedere più trasparenza riguardo al modo in cui i dati degli utilizzatori di internet sono usati online, l’app aggiorna le sue condizioni di utilizzo e la sua politica di confidenzialità laddove il Rgdp prende effetto”. WhatsApp, fondata nel 2009, acquistata da Facebook nel 2014 per 19 miliardi di dollari e che, attualmente, ha un miliardo e mezzo di utenti in tutto il mondo, ha aumentato l’età minima per accedere all’app nei paesi Ue da 13 a 16 anni, per tutelare la sicurezza e la privacy dei più giovani.
Già Facebook ha portato l’età minima dai 13 ai 15 anni in Europa, con la richiesta dell’autorizzazione dei genitori. Ancora non sappiamo come WhatsApp procederà per far rispettare questo limite. Nei paesi non appartenenti all’Unione Europea il limite resta 13 anni. Il Regolamento sulla protezione dei dati personali rappresenta la più grande riforma della privacy online dalla nascita di internet. Inoltre garantirà ai cittadini Ue il diritto di conoscere quali informazioni e dati personali vengono conservati e il diritto di ottenerne la cancellazione. Prevede, per i provider, multe fino al 4% del loro fatturato lordo e fino a 20 milioni di euro.